Servizi scolastici, il sindaco tuona: “Nessun balzello. La Fucecchio Servizi? I conti sono in ottima salute”



Spinelli chiarisce che la quota di 35 euro richiesta alle famiglie è un prelievo una tantum per far fronte all’aumento dei costi
“Le 35 euro di iscrizione ai servizi scolastici che le famiglie di Fucecchio dovranno pagare da quest’anno non servono a ripianare perdite nella Fucecchio Servizi, perché perdite non ce ne sono, anzi, al contrario la società gode di ottima salute, ed a dirlo sono i numeri”. In buona sostanza è la risposta che durante la conferenza stampa che si è svolta ieri mattina (28 settembre) presso il municipio, il primo cittadino, Alessio Spinelli, ha dato in maniera indiretta, ma al tempo stesso chiara ed esaustiva, a chi a mezzo degli organi di informazione locale ha accusato l’ente di voler cercare di tappare, gravando sui cittadini, alcune falle che si sarebbero aperte nella gestione da parte della Fucecchio Servizi presente all’incontro con il suo presidente, l’avvocato Lorenzo Calucci. Oltre a loro anche la vice sindaco, ed assessore alla pubblica istruzione, Emma Donnini, e il funzionario dell’ufficio scuola, Antonella Caccialupi.
Le 35 euro richieste al momento dell’iscrizione ai primi due cicli scolastici, è stato spiegato, si tratta in sostanza di una tariffa una tantum che serve per far fronte agli aumenti dei costi, come ad esempio quello della filiera della mensa scolastica, dell’energia elettrica quasi triplicata, e non per ultimo, per importanza, anche quello del gasolio degli scuolabus. Per non aumentare le rette, per non togliere risorse ad altri servizi, in particolare quelli verso le utenze deboli, ha spiegato il sindaco, abbiamo optato per questa quota iscrizione che verrà corrisposta solo due volte, la prima per la scuola dell’infanzia, e la seconda per quella elementare, e quindi complessivamente 70 euro, ossia la media meno di 80 centesimi al mese per ogni alunno. Inoltre ha spiegato sempre il sindaco, sono state ampliate le fasce di esenzione.
Il trasporto scolastico ha un costo annuo di 600mila euro l’anno, tra personale, mezzi e gasolio, e di questi la società tramite i pagamenti delle rette ne recupera un decimo. Non può esserci profitto nell’erogazione di un servizio, altrimenti, ha spiegato Spinelli, “ogni corsa dovrebbe costare 5 euro”. La stessa cosa vale per la mensa scolastica biologica e certificata, (una delle settanta che sono in Italia) che ogni giorno sforna 1200 pasti per un costo di 1.100.000 euro dei quali, grazie alle rette, ne vengono recuperati la metà. “Queste sono scelte, servizi che garantiamo ai cittadini, ha ribadito anche la vice sindaco, Emma Donnini. Sono investimenti che l’amministrazione fa per garantire il diritto allo studio a tutti i ragazzi”. Per sostenere il diritto allo studio dei portatori di handicap il comune ha investito nel quinquennio ben 1.700.000 euro. “E’ grazie alla Farmacia Comunale, che fa sempre capo alla Fucecchio Servizi, che riusciamo a calmierare i costi degli investimenti in ambito scolastico, ha precisato il sindaco Spinelli”.
A chiusura il presidente della Fucecchio servizi, avvocato Lorenzo Calucci, ha snocciolato i numeri. Nei bilanci, dei quali può essere presa visione, dalle affermazioni di quest’ultimo, non ci sono perdite, addirittura nel 2021 c’è un attivo di 72mila euro, nel 2022 c’è una perdita di 29mila euro assorbita da una riserva legale della quale dispone la società. Nella Fucecchio Servizi non ci sono quindi crediti inesigibili, anche sul fronte del recupero dei crediti le cose vanno bene, a giugno ha spiegato Calucci erano 80mila, ed a settembre ne sono stati recuperati 43mila. La società ha i conti in ordine pur facendosi carico di rincari energetici, ed al riguardo ha fatto l’esempio della Farmacia Comunale che nell’ultimo triennio si è vista aumentare la bolletta da 800 a quasi 3000 euro, e l’energia elettrica è fondamentale per il mantenimento della temperatura necessaria a custodire in maniera adeguata i farmaci.