“La Ztl aveva reso il borgo più vivibile. Ora siamo punto e a capo”

I residenti lamentano auto a velocità sostenuta e parcheggiate accanto ai dissuasori
Alla base del malumore c’è la disattivazione del varco della Ztl all’inizio di via Lamarmora a Fucecchio. Alcuni abitanti nel triangolo del centro storico basso fanno quadrato e puntano il dito contro la disattivazione del varco elettronico avvenuta ad aprile in concomitanza con l’inizio dei lavori in corso Matteotti. La levata di scudi è di alcuni residenti di via Lamarmora, piazza Niccolini e via Donateschi nel centro storico di Fucecchio, le cui lamentele fanno eco a quelle dei residenti in via Arturo Checchi.
“Con questa scelta siamo stati penalizzati – spiega un abitante del posto – perché chiunque può accedere e parcheggiare sottraendo la disponibilità degli spazi a noi residenti che siamo costretti sostare in altri luoghi. Con l’attivazione della zona a traffico limitato la vivibilità nei nostri borghi era migliorata, poi, vuoi per un motivo o per un altro, ed adesso con la disattivazione del varco d’ingresso, siamo tornati punto e a capo: tutti possono entrare e non solo per lo shopping. Forse sarebbe stato meglio – suggerisce il residente – individuare delle fasce orarie, una zona a traffico limitato flessibile in base alle esigenze dei residenti e commercianti, anche se i pochi posti auto sottratti dai lavori in corso Matteotti, che pare siano alla base del provvedimento di disattivazione del varco, erano quasi sempre stati occupati per l’intera giornata dalle stesse auto”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche chi abita in via Donateschi. “Con la disattivazione del varco di via Lamarmora è un continuo passaggio di auto spesso anche a velocità sostenuta sia di giorno che di notte e, tenuto conto delle modeste dimensioni di queste storiche strade sprovviste di marciapiede, rischiamo ogni volta di essere travolti. Ognuno parcheggia dove vuole, spesso anche a ridosso della curva dopo piazza Niccolini o addirittura come ormai divenuta un’abitudine, a fianco dei paletti dissuasori. In questi casi mi chiedo cosa succederebbe se dovesse transitare un mezzo dei vigili del fuoco o un’ambulanza”. Ma nel triangolo del centro storico basso c’è anche chi invoca il posizionamento delle telecamere di videosorveglianza per far avere alle forze dell’ordine un quadro più preciso di coloro che in particolare, in orario notturno, frequentano questi luoghi che meritano una maggiore attenzione per quanto concerne sicurezza e decoro.