Il Lorbac ormai è storia: partita la demolizione



L’inizio della costruzione del nuovo edificio partirà i primi di settembre
Inizia oggi la fine definitiva del calzaturificio Lorbac a Castelfranco di Sotto. Dopo un lungo e tormentato iter che ha visto l’edificio in uno stato di abbandono, tra luglio e agosto sarà demolito per predisporre l’area alla costruzione di un nuovo esercizio commerciale che, al suo interno, ospiterà la nuova farmacia comunale, con maggiori servizi e spazi più funzionali rispetto alla storica sede.
Dopo l’acquisto a luglio 2018, la nuova proprietà si avvia al recupero della struttura. Sono già partiti gli interventi di rimozione e bonifica dell’amianto dei pannelli installati a confine con il parcheggio pubblico. E dopo questa prima fase parte da oggi 27 luglio, l’operazione di demolizione dell’immobile con fine dei lavori programmata per il 31 agosto. L’inizio della costruzione del nuovo edificio partirà invece i primi di settembre.
L’attività di demolizione è stata programmata in questo periodo, in concomitanza con la chiusura delle scuole, in modo tale da ridurre impatti e disagi sull’area che vede la presenza di alcuni plessi scolastici. “Siamo molto felici – ha detto il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti – che, dopo tanti anni di degrado, si avvii finalmente il nuovo percorso di questo edificio che lo vedrà rinascere come nuova attività commerciale. L’Amministrazione segue da anni da vicino la vicenda dell’ex Lorbac e ha sostenuto la procedura di vendita ponendo particolari indirizzi urbanistici alla destinazione dell’immobile. Un lungo percorso al quale ho partecipato da vicino fin dal 2014, quando l’azienda dichiarò fallimento.
Il nuovo edificio ridisegnerà e riqualificherà la zona dell’Orto di San Matteo. Alla costruzione di un nuovo supermercato seguirà anche una miglioria nel sistema viario di Castelfranco con una serie di interventi che partiranno nei prossimi mesi e che permetteranno una regolamentazione stradale dell’area per un’agevole regimazione del traffico a servizio della collettività”.