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Tartufo, cambiano le regole. Più soldi per valorizzazione e promozione

26 luglio 2023 | 19:48
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Tartufo, cambiano le regole. Più soldi per valorizzazione e promozione

“Abbiamo avuto modo e cura di ascoltare tutte le associazioni di riferimento, e chi non ha partecipato ha mandato osservazioni in merito”

Cambiano le nome in materia di cerca, raccolta e coltivazione del tartufo e di valorizzazione del patrimonio tartuficolo toscano. Approvata oggi con 22 voti favorevoli (Pd), il no di Italia Viva e l’astensione di Lega e Fratelli d’Italia la nuova legge regionale che modifica la normativa in materia.

In particolare si chiariscono i ruoli della Regione e dei Comuni; si definiscono meglio le modalità e i luoghi ove esercitare le attività di cerca e raccolta dei tartufi; viene aggiornato il calendario di raccolta ai nuovi cambiamenti climatici, ferma restando la finalità di tutela e conservazione delle aree tartufigene; si introduce per il conseguimento dell’idoneità alla cerca e alla raccolta un percorso formativo con esame finale; si rivedono gli istituti del riconoscimento di tartufaia naturale controllata e quello della tartufaia coltivata, specificando le procedure per il riconoscimento, le regole da seguire all’interno di dette aree e introducendo limiti alle dimensioni della tartufaia naturale controllata. Ancora, si introduce il nuovo istituto dell’area addestramento cani da tartufo; si prevede un regolamento di attuazione della legge regionale; si aggiorna la disposizione finanziaria per gli interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio tartufigeno anche per tener conto della sopravvenuta normativa in materia di contabilità finanziaria.

Durante l’illustrazione in Aula la presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Ilaria Bugetti ha sottolineato come “la Toscana sia una delle regioni più importanti per produzione e raccolta, e che l’iter della legge sia stato abbastanza lungo, ma grazie alle consultazioni abbiamo avuto modo e cura di ascoltare tutte le associazioni di riferimento, e chi non ha partecipato ha mandato osservazioni in merito, che sono state 78. Il tartufo è un prodotto spontaneo e non è ritenuto un prodotto agricolo, altrimenti il nostro approccio sarebbe stato diverso”.

Duro invece l’intervento in Aula del consigliere regionale di Italia Viva Stefano Scaramelli che ha chiesto ai colleghi di fermarsi e riportare la discussione in commissione anche perché “nell’impegnativa dell’ordine del giorno è prevista l’apertura di un tavolo di confronto con comuni, associazioni e soggetti interessati in vista dell’emanazione del regolamento di attuazione che di fatto riapre la discussione”. “Il territorio senese che io rappresento – ha proseguito il consigliere Scaramelli – viene oltraggiato e offeso da questa legge. Il Consiglio regionale è sovrano, ma ne farò una battaglia. Siamo di fronte a una forzatura che mette alla prova il livello di resistenza un territorio per cui il tartufo bianco delle crete senesi è un prodotto fondamentale”.

Insieme alla proposta di legge approvato anche un ordine del giorno che impegna la Giunta a implementare, già dalla prossima variazione di bilancio, le risorse destinate agli interventi di valorizzazione e promozione, prevedendo uno stanziamento minimo per i prossimi esercizi di almeno 150mila euro annui. È previsto anche l’impegno ad aggiornare l’elenco dei Comuni ricompresi nelle zone di provenienza, entro tre mesi dall’approvazione dell’atto; a procedere a un aggiornamento della mappatura delle aree tartufigene naturali, delle tartufaie naturali controllate e di quella coltivate, con l’obiettivo di arrivare a un censimento che sia capace di individuare in modo efficace le specificità delle diverse aree a partire da quelle effettivamente produttive; a costituire poi un tavolo di confronto con i Comuni, le associazioni di riferimento e gli altri soggetti interessati, condividendo in quella sede anche in vista del regolamento di attuazione, i preliminari indirizzi relativi alle modalità della cerca e raccolta del tartufo.

Con un emendamento firmato anche da Elena Meini della Lega e da Vittorio Fantozzi di Fratelli d’Italia poi si impegna inoltre la Giunta “a riferire annualmente alla commissione consiliare competente sulla rendicontazione delle risorse, con particolare riferimento agli introiti derivanti dai tesserini e all’utilizzo o destinazione delle risorse medesime. Nell’ambito dell’aggiornamento della mappatura già prevista, l’impegno è a valutare la possibilità di classificare le aree tartufigene in base alla loro produttività”. Ordine del Giorno emendato che è stato approvato con 31 voti favore (Pd, Lega, Fratelli d’Italia e Gruppo misto – Toscana Domani). Contrario il voto di Stefano Scaramelli di Italia Viva, mentre non ha partecipato al voto il Movimento 5 Stelle.