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La Consulta si scalda e diventa assemblea sulla riorganizzazione, ma senza la Scuola. Come richiedere il pulmino gratuito

20 luglio 2023 | 17:54
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La Consulta si scalda e diventa assemblea sulla riorganizzazione, ma senza la Scuola. Come richiedere il pulmino gratuito
La Consulta si scalda e diventa assemblea sulla riorganizzazione, ma senza la Scuola. Come richiedere il pulmino gratuito
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La Consulta si scalda e diventa assemblea sulla riorganizzazione, ma senza la Scuola. Come richiedere il pulmino gratuito
La Consulta si scalda e diventa assemblea sulla riorganizzazione, ma senza la Scuola. Come richiedere il pulmino gratuito

A Capanne “Servirà la sostituzione di tutto il tetto per alleggerirlo. E’ solo una precauzione”. I genitori: “Avreste dovuto dircelo un anno prima”

Una consulta infuocata – e non solo per il caldo – quella di ieri sera, 19 luglio, a Capanne, frazione di Montopoli Valdarno. Un incontro che da consulta di località si è trasformato in assemblea pubblica con un unico tema dominante: la rivoluzione delle scuole di Montopoli attesa per settembre. Fuoco di fila sugli amministratori, che hanno raccolto la rabbia e le invettive dei genitori, per i quali la scelta di spostare diverse classi tra i vari plessi è arrivata come un fulmine a ciel sereno solo pochi giorni fa.

In questo clima estivo e quasi vacanziero, quindi, il pensiero e le preoccupazioni già corrono veloci verso settembre, quando in tanti saranno costretti a rivedere le proprie abitudini, bambini e ragazzi in primis. A poco sono valse le spiegazioni del sindaco Giovanni Capecchi, dell’assessore ai lavori pubblici Alessandro Varallo e dell’assessore alla scuola Cristina Scali: l’astio a fine serata era ancora molto e a finire nel mirino dei cittadini sono state soprattutto le modalità con cui si è scelto di portare avanti una riorganizzazione così importante.

“Lo spostamento doveva essere graduale – hanno fatto notare dalla folta platea, la sala del cinema Terreni era piena -. Avreste dovuto dircelo un anno prima che i nostri figli sarebbero stati spostati, prima delle iscrizioni. Compito del Comune è garantire la serenità dei cittadini, in questo modo, invece, ha messo in difficolta tutti”. E ancora un altro intervento: “Visto che abbiamo due scuole da sistemare, non si poteva aspettare di riaprire queste due e poi smuovere anche Montopoli? E poi, se c’è il calo demografico, da dove viene questa esigenza di potenziare a tutti i costi le medie a Montopoli?”. Il riferimento è allo spostamento delle classi della primaria che fanno il tempo pieno dal plesso di Montopoli a quello di San Romano, che ospiterà tutti gli alunni che fanno il modulo pomeridiano, nell’ottica di una ottimizzazione anche dei turni del personale Ata.

L’altro cambiamento è quello che riguarda, invece, la scuola di Capanne. Le classi della primaria di Capanne vengono spostate all’Angelica, mentre le due sezioni dell’infanzia dell’Angelica a settembre andranno a Capanne. Questa riorganizzazione così importante nasce da esigenze didattiche e da problemi legati al calo demografico, a cui poi si sono aggiunte le criticità edilizie sul plesso di Capanne. “La scuola non sta assolutamente crollando – hanno subito rassicurato gli amministratori -. Attualmente non è stata dichiarata inagibile, sono degli interventi da fare per prudenza, prima di rimandarci i bambini dentro. Abbiamo incaricato i tecnici di fare delle indagini. Ci hanno rassicurato che la scuola non aveva necessità di chiudere durante l’anno scolastico. Non c’è stato bisogno di una evacuazione, ma, anche se la relazione definitiva non è ancora arrivata, abbiamo richiesto delle informazioni basate su dati per capire cosa fosse opportuno fare. Il consiglio è stato quello di arrivare al termine dell’anno scolastico e poi prevedere degli interventi di miglioramento da un punto di vista sismico e statico”.

“Uno degli interventi più rilevanti – ha spiegato Varallo – riguarda il tetto, che al tempo è stato realizzato in maniera sovradimensionata rispetto alle regole attuali. Servirà la sostituzione di tutto il tetto per alleggerirlo”. Ma al di là dei problemi strutturali, qualche segnale di sofferenza per il plesso era già presente. Il macigno più grosso è il calo demografico: quest’anno arriveranno solo poco più di 60 nuovi bambini. “La scuola ci ha presentato questa problematica, nostro compito è trovare gli spazi – ha detto Capecchi -. Il personale viene concesso alla scuola sulla base del numero degli alunni. Se calano gli iscritti, c’è meno personale. E non possiamo tenere le scuole aperte senza personale. La dirigenza della scuola ha fatto una proposta che noi abbiamo verificato fosse fattibile perché come Comune siamo in grado di garantire gli spazi per le aule e tutti i servizi di trasporto e mensa”.

Proprio sul fronte dei servizi arriva una novità rispetto all’incontro con i genitori di lunedì scorso: da domani saranno disponibili i moduli per le richieste del trasporto gratuito. “Ci sarà una navetta gratuita – ha spiegato Scali – che farà la spola tra i punti di raccolta all’Angelica e a Capanne. Non sarà, quindi, un servizio porta a porta. Il porta a porta rimane attivo se l’utenza ne ha necessità, ma è a pagamento. Le iscrizioni terminano il 10 di agosto”.

E dopo, che ne sarà della scuola di Capanne? Se il calo demografico è così marcato perché investire su una struttura che probabilmente non tornerà a essere arredata con banchi e lavagne? Questi gli interrogativi che aleggiavano ieri sera. “Non perderemo una struttura pubblica nel centro del paese – hanno assicurato i membri della giunta e il sindaco -. La sistemeremo il più velocemente possibile, in modo tale da avere in futuro un ulteriore plesso se il tasso delle nascite dovesse invertirsi, come ci auguriamo. E se non dovesse succedere comunque avremo un edificio da poter mettere a disposizione per altri scopi, ma deve essere messo in sicurezza”.

I più agguerriti erano i genitori di Montopoli, che da settembre dovranno portare i figli a San Romano. Nonostante la questione non fosse legata all’ordine del giorno della consulta (di Capanne), ha occupato buona parte del dibattito, con toni molto accesi. A farla da padrona è la mancanza di fiducia e il timore che la scuola di San Romano non sia sicura. “Vogliamo vedere una relazione scritta in cui si dichiara che la scuola è agibile e sicura”, hanno detto i genitori. E ancora: “Abbiamo chiesto ufficialmente di visionare la scuola di San Romano, come di solito usa fare un open day. Dobbiamo poter scegliere se mandare i bimbi lì o organizzarci diversamente. Ma a noi la dirigente non risponde”.

“La scuola a San Romano e agibile – dice Varallo -, altrimenti non ci terremo nemmeno i bimbi che ci sono ora. Il Galilei di Montopoli deve diventare sempre più scuola media, con spazi didattici oltre la classe. Questa esigenza ci è stata manifestata dalla scuola, così come quella di concentrare in un plesso unico chi fa il tempo lungo. Noi abbiamo solo fatto le verifiche per garantire che gli spazi e i servizi siano adeguati”. Anche qui sul fronte dei servizi viene introdotta la navetta gratuita per chi era a Montopoli e viene spostato a San Romano e un servizio di trasporto porta a porta su tutte e cinque le frazioni.

“La mentalità di mandare i figli a scuola nella frazione in cui si abita va abbandonata – ha detto Capecchi -. Perché non è più sostenibile con i numeri della popolazione scolastica. Bisogna adottare un’ottica comunale”. Sulle tempistiche le critiche più forti. Una comunicazione il 17 di luglio per settembre non è sicuramente il massimo. E nemmeno si può procrastinare lo spostamento dei ragazzi da Montopoli a San Romano: “La scuola ci ha detto che c’era bisogno di spazi per la didattica a partire da settembre. Sulla didattica noi come Comune non abbiamo voce in capitolo”. Vero è, come è stato fatto notare, che un genitore avrebbe potuto scegliere un’altra scuola se questa decisione fosse stata comunicata in sede di iscrizione.

Un dato emerge dalla consulta di ieri: l’assoluta necessità di un’assemblea pubblica con tutte le parti coinvolte. Si è fatta sentire l’assenza della componente scolastica (non prevista durante una consulta di frazione): molte delle perplessità e dei dubbi dei genitori riguardavano aspetti didattici e di indirizzo prettamente scolastico, a cui è mancata una risposta esaustiva. Dato che il tema investe tutto il Comune e non solo Capanne, sarebbe auspicabile un’assemblea con tutta la cittadinanza, dove ciascuno risponde per quanto di competenza.