Cerbaie, il comitato per la sicurezza suona la sveglia al Comune di Fucecchio: “Faccia la sua parte”

Il gruppo di cittadini: “Dopo gli impegni presi non si ha più notizia né di implementazione delle telecamere né dell’ipotesi Ztl”
“Lo Stato sta facendo la sua parte per quanto riguarda l’attività di contrasto allo spaccio della droga nella zona delle Cerbaie. Non si hanno invece più notizie degli impegni di carattere amministrativo di propria competenza richiesti al sindaco ed alla giunta del Comune di Fucecchio da parte del consiglio comunale riguardo ai quali abbiamo chiesto risposte”.
E’ quanto ha messo nero su bianco in una nota il Comitato per la sicurezza, tutela e valorizzazione delle Cerbaie, che intende fare il punto sulla questione a dieci mesi di distanza da quanto deciso dal parlamentino fucecchiese nella seduta del 13 settembre 2022, nei giorni successivi all’aggressione a sfondo sessuale subita da una ragazza a Torre da parte di soggetti riconducibili alla suddetta piaga.
“Uno dei motivi che ci ha indotto alla costituzione del Comitato il 29 novembre dello scorso anno – spiega il presidente, Marco Nicoletta -, è quello di monitorare e spronare le autorità nel perseguimento dei fini della tutela della sicurezza e della valorizzazione dell’area naturalistica delle Cerbaie. Ed in questo senso siamo grati all’amministrazione comunale di Fucecchio per essersi fin da subito prodigata per la costituzione del Comitato di sicurezza coordinato dal Prefetto di Firenze, divenuto poi interprovinciale. Plaudiamo ai risultati ottenuti dalle forze di polizia sia statali e sia locali, e dei carabinieri, anche se ci rammarichiamo quando vediamo che persone arrestate per spaccio di droga nelle nostre zone le incontriamo di nuovo nelle nostre strade a distanza di ore”.
Per Nicoletta c’è la consapevolezza che le forze dell’ordine facciano il proprio lavoro con dedizione e tenacia, ma che occorra anche che ognuno faccia la sua parte se si vuole arrivare a debellare questa piaga, ossia l’emanazione di leggi più severe e ristrettive della libertà personale nei confronti degli spacciatori.
“E riguardo proprio ai doveri d’istituto, osserviamo – prosegue la nota -, che se da un lato l’azione preventiva e repressiva dello Stato nelle nostre zone si è fatta in questi ultimi mesi più pressante e puntuale grazie anche all’interessamento del sottosegretario di stato al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni, si sono invece perse le tracce dell’azione di natura amministrativa in capo al Comune di Fucecchio. Riguardo alla delibera n. 41 approvata dal consiglio comunale il 13 settembre 2022 inerente le richieste presentate al sindaco, Alessio Spinelli, ed alla sua giunta, notiamo che diversi punti, a distanza di dieci mesi, non sono stati ancora realizzati”.
Il riferimento del Comitato, si legge ancora nella nota, “afferisce in particolare alla modifica dell’articolo 28 del Regolamento di Polizia Rurale, all’implementazione del sistema di video sorveglianza e verifica del corretto funzionamento dell’attuale, agli incontri con i cittadini delle frazioni sul tema della sicurezza, ed il completamento dei lavori alla nuova Tenenza dei Carabinieri della quale non si hanno più notizie. Non si hanno più notizie se sono stati intrapresi contatti con le forze armate per l’addestramento dei reparti che sarebbe un buon deterrente, e se sia stata verificata anche la possibilità del ricorso ad aliquote dei contingenti dell’Esercito per l’operazione Strade Sicure. Volevamo inoltre focalizzare l’attenzione su due importanti passaggi di competenza dell’amministrazione comunale quali il rispetto dell’ordinanza di pulitura dei terreni e dei sentieri, anche da parte dell’ente stesso, e l’istituzione della Ztl nelle strade comunali per evitare l’ingresso e la circolazione dei veicoli non autorizzati. Ci chiediamo questo, perché difronte ad un azione pressante e puntale dello Stato, alla quale si aggiunge anche quella dell’aliquota delle polizie locali dei comuni interessati, dovrebbe concorrere anche quella di natura amministrativa dal parte del Comune di Fucecchio, come del resto era stato richiesto a sindaco e giunta dall’intero consiglio comunale, che rappresenta la volontà dei cittadini, le cui forze politiche hanno firmato il documento citato che, tranne per il punto inerente la costituzione del Comitato per la sicurezza nella Cerbaie, ci pare sia stato quasi interamente disatteso”.
Per questo motivo, conclude Marco Nicoletta, “nei giorni scorsi abbiamo presentato al sindaco una formale richiesta per conoscere, ad eccezione delle attività svolte fino ad oggi dalle forze dell’ordine come previsto dal Comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, chiarimenti in merito alle azioni di natura amministrativa di sua competenza indicate nella delibera citata e firmata da tutti i consiglieri comunali”.