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Ponte a Elsa, in autunno il cantiere per la nuova scuola

14 giugno 2023 | 12:28
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Ponte a Elsa, in autunno il cantiere per la nuova scuola

“Sarà un cantiere di 540 giorni secondo progetto e contratto con la ditta”. Guazzini preoccupata: “Le famiglie si sono organizzate diversamente”

Si dovrà aspettare l’anno scolastico 2025/2026 per la nuova scuola di Ponte a Elsa, i cui lavori partiranno in autunno e dureranno presumibilmente fino al dicembre dell’anno prossimo. Sono alcune delle novità emerse in sede di consiglio comunale a San Miniato ieri sera (martedì 13 giugno) in occasione della discussione della interrogazione a firma Cambiamenti in merito allo stato della questione, rimasta incagliata dopo la prima gara andata deserta nei mesi scorsi e attualmente al centro della polemica per lo stato delle iscrizioni nelle scuole della frazione, che registrano un progressivo calo in linea con quanto avviene in tanti luoghi del Paese.

“Si apprende che per il secondo anno consecutivo non ci sarà un numero sufficiente di iscritti per costituire la prima classe nella scuola elementare di Ponte a Elsa e l’asilo è attualmente chiuso” ha affermato la consigliera di Cambiamenti Manola Guazzini chiedendo i dettagli e le tempistiche della seconda gara, questionando la maggioranza anche in merito a “quali provvedimenti si intendano proporre perché l’apertura della scuola sia accompagnata da un’efficace opera di orientamento e di programmazione territoriale dei flussi scolastici in modo da evitare il rischio di una sottoutilizzazione di una struttura così importante e innovativa”. “Chiediamo se non considerino indispensabile – ha continuato Guazzini – alla luce delle esperienze negative, affrontare organicamente il tema della distribuzione dei plessi scolastici nel territorio comunale, coinvolgendo il Consiglio e le sue articolazioni e tutte le componenti del mondo scolastico”.

Il tema, peraltro, sarà affrontato in una riunione della consulta di La Scala lunedì prossimo.

“Sarà un cantiere di 540 giorni, da programma, secondo il progetto ed il contratto stipulato con la ditta che è stato firmato proprio oggi (ieri, ndr) – ha dettagliato il sindaco di San Miniato Simone Giglioli –. Il mantenimento dei plessi scolastici in forma diffusa è da sempre uno dei punti cardine della nostra concezione di come si faccia comunità. Ogni scuola, nelle frazioni, è un valore aggiunto del territorio, che contribuisce a fare di quelle frazioni luoghi di vita e società e non dormitori o sommatorie di case. Anche per questo riteniamo fondamentale un’attenta analisi demografica che prenda in esame sia il Valdarno Inferiore che l’Empolese Valdelsa”.

“Ci si affida ad un’analisi demografica che coinvolgerà Cuoio ed Empolese, ma chi la farà? Dato che ad oggi la coordinazione fra comuni è demandata a qualche telefonata fra sindaci? – si chiede Guazzini –. Prendiamo comunque atto che per quanto ne sappiamo oggi la scuola forse si avrà nell’anno scolastico 2025/2026, ovvero esattamente 10 anni dopo l’inizio del dibattito sulla necessità della nuova scuola. Dieci anni in cui i prezzi dei lavori sono lievitati, in cui la situazione demografica è mutata e in cui le famiglie si sono organizzate diversamente. Ennesima prova di come a San Miniato i problemi si eludano, si mettano toppe, si usi il tempo pieno come tappabuchi. Di fronte ai problemi, si preferisce scappare”.