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“Lo spettacolo della scuola sembrava il palco del Primo maggio”

14 giugno 2023 | 13:30
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“Lo spettacolo della scuola sembrava il palco del Primo maggio”

Lo spettacolo non è piaciuto ad alcuni dei genitori presenti in palestra

“Sabato 10 giugno ero in palestra a Staffoli come genitore per assistere allo spettacolo di fine anno degli alunni della scuola media di Staffoli con l’esecuzione di alcuni brani popolari di diverse epoche storiche scelti dalla professoressa di musica, in realtà mi è sembrato di trovarmi sul palco in occasione del 1 maggio“. Uno spettacolo che non è piaciuto a Ornella né a diversi altri genitori che, per la famosa recita di fine anno, si sarebbero aspettati qualcosa di diverso, magari anche di più leggero ma di certo di “meno politico”.

“Sono stati eseguiti – racconta ancora -, dopo la canzone delle mondine, un motivo cantato dalle operaie negli anni ’40-’50 nel quale sostenevano la loro forza contro il ‘padrone’ per concludere con la canzone Bella Ciao, purtroppo ampiamente strumentalizzata da una parte politica fin dal 1955 e adottata come inno della resistenza partigiana dalla Sinistra. A mio parere, e non solo mio, visto che molti genitori non condividono quello che sembra essere un insegnamento polarizzante, vergognoso e inopportuno”. E’ opportuno ricordare, perché spesso lo dimentichiamo, che la Resistenza non fu opera della sola Sinistra, ma raccolse movimenti politici trasversali e tra i partigiani tanti furono senza colore politico, impegnati solo a liberare l’Italia: Bella Ciao è anche la loro canzone.

Inserita in tale contesto, però, è suonata come la ciliegina sulla torta di uno spettacolo che non è piaciuto neppure a Elena. “Io e mio marito – racconta -, a titolo personale, abbiamo, come abbiamo potuto, espresso tutta la nostra disapprovazione. Mi risulta che anche altri genitori abbiano fatto lo stesso. Altri ancora hanno manifestato fastidio ma non se la sono sentita di ‘fare confusione’ laddove esprimere sempre la propria opinione, cortesemente ma fermamente, dovrebbe essere il vero insegnamento ai nostri ragazzi”.