Aule didattiche e arredi flessibili: al Checchi arriva la Dada e cambia il modo di fare classe

Partirà dal prossimo anno scolastico nelle classi degli indirizzi liceali

Dal prossimo anno scolastico, quello 2023/2024, nelle classi degli indirizzi liceali dell’istituto superiore Arturo Checchi di Fucecchio partirà il progetto della Didattica per Ambienti Di Apprendimento (Dada), che rappresenta una totale innovazione pedagogico didattica e organizzativa. Il progetto, infatti, consente ai ragazzi di muoversi tra le aule al suono della campanella e fare dunque lezione all’interno di classi tematiche.

Un metodo che si ritiene possa aiutare gli studenti ad essere coinvolti in modo attivo, in quanto spostarsi materialmente da un ambiente all’altro aiuta a combattere la frequente monotonia stimolando l’apprendimento e la partecipazione, come testimoniato da accreditati studi neuroscientifici. Un altro elemento innovativo sarà quello di rendere tematiche le aule (Umanistiche, Lingue, Scienze, Matematica e Fisica, Storia e Filosofia, Scienze Motorie, Diritto, Disegno e Storia dell’arte ecc) e caratterizzarle con i colori (azzurro, giallo, arancione, verde, viola ecc), in quanto i colori stimolano alcuni sentimenti e, agendo sugli stati d’animo, migliorano la condizione mentale e rendono più felice e proficua l’esperienza nelle ore a scuola.

Dopo una lunga fase di progettazione, un gruppo di lavoro composto da personale scolastico dell’istituto sta lavorando all’organizzazione dei nuovi spazi educativi, la cui realizzazione avverrà in estate. La sede liceale si presta architettonicamente al modello grazie agli spazi ampi, aperti e condivisi e si trasformerà in un edificio apprenditivo basato sull’autonomia, sulla responsabilità e sul rispetto delle regole. Le stesse aule saranno facilmente identificabili a partire dall’atrio, grazie ad un’adeguata segnaletica e differenti colori. Ambienti di apprendimento saranno realizzati anche negli spazi comuni, e ciò consentirà agli studenti di essere protagonisti degli spazi della scuola e di viverla a 360 gradi.

Un’occasione di innovazione e di crescita accolta con entusiasmo sia dal collegio docenti che dal consiglio di istituto, possibile anche grazie all’impiego dei fondi Pnrr Next Generation Classroom. La proposta è arrivata dalla dirigente scolastica Genny Pellitteri ed è stata pian piano condivisa con i docenti, lasciando che ogni dipartimento pensasse alla progettazione della propria aula.
“Siamo pronti – racconta la preside – per una radicale innovazione che non consiste soltanto nella colorazione delle aule e nello spostamento degli studenti ma rappresenta un’occasione di crescita e trasformazione in cui giocano un ruolo fondamentale la disponibilità delle tecnologie digitali, gli arredi flessibili ma soprattutto una nuova visione didattico pedagogica dei docenti. Il mio ringraziamento più grande va proprio a loro, per la voglia costante di mettersi in gioco cambiando punto di vista e approccio metodologico e per essersi dimostrati pronti ad accogliere questa nuova sfida”.

Tra i momenti di approfondimento e conoscenza del modello Dada, particolarmente proficua è stata la visita al liceo Kennedy di Roma, istituto fondatore del progetto nell’anno scolastico 2014/2015 insieme al liceo Labriola di Ostia, diretti rispettivamente dai dirigenti scolastici Lidia Cangemi e Ottavio Fattorini. Visita, osservazione diretta e confronto con i colleghi e gli studenti romani hanno dissipato gli ultimi dubbi e, dopo l’intervento del dirigente Fattorini in occasione del Collegio Docenti di febbraio, la risposta del Collegio è stata pressoché unanime, spalancando così le porte a questa grande innovazione.

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