“C’è bisogno di un organo esterno di controllo” e il comitato della Del Campana Guazzesi diventa permanente

Sono una decina i cittadini fondatori. “La modalità scelta dall’amministrazione non ci è piaciuta”
L’obiettivo è “controllare la puntuale, sollecita ed efficace attuazione degli impegni assunti dall’amministrazione comunale, dai gruppi di maggioranza e di minoranza”. È quanto si legge nel documento presentato martedì sera, durante l’assemblea pubblica per il futuro della casa di riposo Del Campana Guazzesi, ospitato nella sala Mancini della Misericordia di San Miniato Basso, con la quale è stata varata la nascita di un ‘Comitato permanente per la salvezza e la salvaguardia della gestione pubblica della casa di riposo di San Miniato‘. Un’intenzione annunciata da tempo, ma ufficializzata a pochi giorni dall’erogazione del contributo straordinario da 200mila euro concesso dall’amministrazione comunale. Una boccata d’ossigeno per la sorti della casa di riposo, chiesta e reclamata da tempo dai cittadini, arrivata alla fine con la formula del bando in vista dell’imminente gara d’appalto per la futura gestione della struttura.
“Era un impegno che ci eravamo presi e l’abbiamo portato a termine”, ha ribadito in assemblea il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, presente insieme all’assessore Loredano Arzilli e ai consiglieri di opposizione. “Prendiamo atto del contributo e dei risultati raggiunti, ma siamo soddisfatti solo in parte perché la modalità scelta dall’amministrazione non ci è piaciuta” ha detto Andrea Ferreri, tra i principali promotori della serata, sostenendo la necessità di costituire un apposito comitato permanente.
“Perché la vera partita inizia oggi – ha aggiunto -. È proprio adesso che c’è bisogno di un organo esterno di controllo che vigili sul mantenimento dei livelli del servizio e sulla gestione pubblica della struttura, in linea con gli impegni assunti dall’amministrazione. Da parte nostra, sosteniamo la necessità di prevedere per il futuro degli stanziamenti diretti da parte del Comune, non più per ripianare il bilancio ma piuttosto come riconoscimento dell’importanza sociale della struttura”. Da qui la costituzione del comitato, al quale hanno aderito una decina di cittadini fondatori, con l’obiettivo di controllare sul rispetto degli impegni presi dagli amministratori, ma anche a “denunciare pubblicamente eventuali ritardi o decisioni incoerenti con i predetti impegni – si legge nel documento costitutivo – e a promuovere ogni ulteriore iniziativa ritenuta utile al fine di perseguire le finalità per cui il comitato si è costituito”.