Pari opportunità, Toti e i genitori: “Sostegno alle attività della scuola”

Il sindaco di Castelfranco: “La nostra realtà è un luogo inclusivo e capace di accogliere le differenze”
L’incontro dal titolo Parità di genere a scuola. Cosa c’è oltre le apparenze sarà stasera. E proprio nel giorno in cui in chiesa si parlerà di teoria gender, il sindaco e un comitato di genitori hanno deciso di dire la propria sul tema. A poco è servita la precisazione di don Ernesto sul fatto che il tema sarà affrontato in generale, nonostante la parola scuola nel titolo.
Il sindaco
“Sono convinto che la pluralità, il confronto e il rispetto di chi la pensa diversamente sia fondamentale e sempre un arricchimento in una democrazia – ha commentato il sindaco Gabriele Toti -. In particolare se le iniziative esprimono posizioni diverse su temi estremamente delicati e sensibili per la formazione personale a carattere generale. In maniera implicita si fa riferimento ad un’attività compiuta nel nostro istituto scolastico.
Per questo ritengo necessario portare un elemento di chiarezza dato che riguarda anche il comune. Un progetto denominato Appp (Azioni di Parità nella Provincia di Pisa), promosso dalla Provincia di Pisa e finanziato dalla Regione e reso possibile per la condivisione del comune. Questi progetti non promuovono nessun disegno per sovvertire l’ordine delle cose, indottrinare i bambini, abolire le differenze tra i sessi. Si parla piuttosto di parità di diritti e opportunità per le bambine e i bambini, anche dal punto di vista del loro futuro lavorativo. Una bambina può fare la scienziata o il primario? In una società in cui purtroppo vigono ancora forti discriminazioni nei confronti delle donne, per non parlare della violenza di genere: anche la Scuola può ed è chiamata a svolgere un ruolo centrale nell’educazione alla parità e al rispetto della persona.
Quindi il nostro sostegno va all’attività del dirigente scolastico Sandro Sodini che in questi anni si è impegnato a rendere la nostra scuola effettivamente un luogo non solo dove far emergere chi è più bravo o brava, ma inclusivo e capace di accogliere le differenze, un luogo della parità e dei diritti. Il mio auspicio è che tutti gli approfondimenti ed i punti di vista che esistono e sono comprensibili in temi che attengono alla crescita dei ragazzi e ragazze abbiano il punto di contatto nel rispetto delle individualità e delle inclinazioni dando a ciascuna persona le stesse opportunità. È inoltre un obiettivo ambizioso quello che si possa contribuire alla crescita culturale perché si attui una piena applicazione del principio di uguaglianza, non discriminando le persone sulle base di differenze linguistiche, religiose e sessuali”.
I genitori
Si firmano “i genitori”. Ovviamente non saranno tutti, ma evidentemente un nutrito gruppo. “Il progetto di ‘genere’ – spiegano – educa alla parità di diritti e doveri, proprio quelli sanciti dalla nostra Costituzione. I punti sui quali, a parere degli scriventi, corre l’obbligo porre il dovuto accento e soffermarsi a riflettere sono – semplicemente – alcuni dei pensieri, concetti e principi, splendidi, lungimiranti e senza tempo, che hanno ispirato i nostri ‘padri costituenti’ e che troviamo brillantemente esposti e circostanziati negli articoli 2 e 13 della Costituzione Italiana: diritti inviolabili dell’individuo, solidarietà sociale, esercizio della propria personalità, inviolabilità della libertà personale”
A tutto ciò dovrebbe aggiungersi l’importanza di garantire la ‘non ingerenza’ (laddove non necessaria o disposta da norme di legge) di certi istituti nell’ambito di percorsi didattici ed educativi, di matrice sostanzialmente laica, i quali – peraltro – risultano essere previsti e perimetrati da disposizioni regolamentari specifiche, non lesivi, quindi, di principi ascrivibili al diritto soggettivo o all’interesse legittimo della comunità ma anzi finalizzati ad una importante e, soprattutto ai giorni d’oggi, sempre più necessaria opera di sensibilizzazione della cultura civica rivolta alle nuove generazioni, di cui siamo tutti responsabili. In ultimo, l’invito è per coloro che – capziosamente o ignorantemente – costruiscono e sviluppano (o vorrebbero sviluppare) una ‘miope opera di propaganda’ confondendo il concetto di ‘pari opportunità e pari diritti con altri concetti e principi ascrivibili alla ‘gestione della propria sessualità’, non certo riconducibili al precitato progetto didattico. Veicolare le coscienze delle masse (più o meno nutrite) tramite personali – e personalistiche – interpretazioni di attività formative (normate e previste dal diritto laico) e di questo fare propaganda in specifiche e circoscritte sedi, risulta essere, oltreché palesemente contrario al buon costume, lesivo dei principi cardine del nostro diritto naturale. E la storia moderna e contemporanea ne è testimone. Pieno e incondizionato appoggio al nostro dirigente scolastico Sandro Sodini”.