Montopoli, bagarre sull’emendamento dell’opposizione alla mozione sugli alloggi popolari

Lo scontro si consuma sull’emergenza abitativa. Il testo della maggioranza passa ma dopo il voto grida e scambi di accuse fuori dall’aula
Un clima molto acceso, grida e scambi di accuse: e la seduta del consiglio comunale finisce in “rissa”. È quello che è successo ieri (23 marzo) a Montopoli in Val D’Arno – fuori dall’aula del consiglio comunale – subito dopo il voto all’emendamento alla mozione del gruppo di minoranza Centrodestra per Montopoli, riguardante gli alloggi popolari, che ha visto l’astensione di alcuni consiglieri del gruppo Democratici di Montopoli,.
Un risultato che sarebbe arrivato con gran stupore del sindaco Giovanni Capecchi che, così ricostruiscono le forze di opposizione, “in un primo momento ha persino pensato che “i suoi” avessero sbagliato a premere il pulsante”.
All’ordine del giorno la votazione di una mozione presentata dal gruppo di maggioranza Centrosinistra – Democratici per Montopoli. In più sono stati votati due emendamenti presentati alla mozione: il primo presentato dal gruppo Montopoli del cambiamento, il secondo dal consigliere Massimo Tesi della lista Centrodestra per Montopoli. La mozione presentata dalla maggioranza è stata approvata mentre i due emendamenti non sono stati approvati.
L’emendamento presentato dal consigliere Tesi ha ricevuto 3 voti favorevoli, 4 contrari e 7 si sono astenuti. Gli emendamenti non sono stati accolti e la mozione è stata approvata così come è stata presentata, senza essere emendata.
Il primo cittadino aveva invitato il gruppo di maggioranza a bocciare la richiesta di emendamento. Solo 4, però, sono rimasto fedele “ai patti” mentre gli altri si sono astenuti.
Una vicenda che non ha mancato di sollevare malumori e polemiche e che ha fatto il giro del comune ancbhe grazie agli audio delle urla registrati dopo la seduta del consiglio.
Ma partiamo dal principio: a gennaio, il gruppo Democratici di Montopoli aveva presentato in consiglio una mozione riguardante il ripristino della Legge di bilancio dello stato del contributo affitti e del fondo per la morosità incolpevole. La legge di bilancio del prossimo anno, per decisione del governo, prevede infatti la cancellazione del contributo sociale. Uno strumento che, soprattutto negli ultimi anni, è stato utile – se non addirittura fondamentale – per alleviare il disagio abitativo, impedendo gli sfratti e consentendo ai nuclei familiari in difficoltà di trovare un’altra sistemazione.
La cancellazione del contributo da parte del governo, secondo il Consiglio di Montopoli Val D’Arno, fu ritenuta molto grave, perciò il gruppo di maggioranza chiese – tramite una mozione – di intervenire urgentemente affinché questa legge fosse modificata.
L’opposizione, proprio ieri, ha richiesto di modificare questa mozione, aggiungendo di reperire “almeno 20 nuovi alloggi popolari da destinare all’emergenza abitativa dei soggetti che rientrano nei casi di morosità incolpevole”. A questo impegno, il gruppo di minoranza ha anche proposto di costituire una “Commissione consiliare coadiuvata dai servizi sociali per valutare l’effettiva permanenza del diritto di abitare gli attuali alloggi Erp”.
Una modifica poco gradita dal sindaco che ha portato alle polemiche post Consiglio.
“Tra sindaco e maggioranza non c’è mai stata comunicazione – hanno commentato i gruppi di opposizione -. Evidentemente non era stata concordata bene prima la linea di voto. Come dimostrato anche in passato, mancano di comunicazione non solo con i cittadini, ma anche tra di loro”.
Diversa l’analisi della maggioranza: “Il voto alla mozione presentata dal gruppo Democratici per Montopoli è stato favorevole – spiega il gruppo in una nota -. Tutto il gruppo si è espresso in questo senso ovvero a favore di una misura essenziale per la vita delle cittadine e dei cittadini del nostro comune e di conseguenza (come da oggetto della nostra mozione) contraria al taglio di questa risorsa da parte dello stato effettuata nell’ultima finanziaria. Vogliamo ricordare a tutti che nel nostro comune vengono a mancare nel 2023 gli oltre 71mila euro utilizzati nel 2022 come contributo ad integrazione dei canoni di locazione per le famiglie con disagio economico. Vorremo che fosse chiaro questo nel momento in cui persone in difficoltà economica verranno dal sindaco a chiedere un aiuto in questi senso e se riceveranno una risposta negativa non è per volontà nostra ma, ripeto, a causa del mancato finanziamento della legge 431/1998 e per la quale, ripeto di nuovo , ci vengono a mancare per la precisione 71384 euro. inoltre questo taglio è stata fatto a fine dicembre ovvero fuori tempo massimo per eventuali provvedimenti riparatori, senza avvertire regioni e comuni di questo. Infine sul mancato finanziamento: di questo taglio Lega, Fratelli d’Italia e il consigliere Tesi sono d’accordo e il loro voto lo dimostra. In seguito ci sono stati due emendamenti alla nostra mozione, di cui uno presentato da Lega e Fratelli d’Italia sul quale abbiamo immediatamente dimostrato che dicevano cosa palesemente inesatte (poi ammesso dalla consigliera Squarcini) dato che la Regione Toscana (e il comune di Montopoli) hanno confermato l’impegno finanziario sul tema anche per il 2023 e di conseguenza è stato respinto. Successivamente un secondo emendamento presentato dal consigliere tesi che è stato anche questo respinto dato che conteneva cose non inerenti la mozione da noi presentata. Pur riconoscendo che quanto scritto dal consigliere contiene anche la proposta di avere da parte della amministrazione comunale più case popolari a disposizione per dare una risposta all’emergenza abitativa. Ma vorremmo sottolineare che su questa proposta stiamo già lavorando. Ma una proposta di questo genere non si fa con un emendamento ma con una più ampia discussione anche perché comporta un impegno notevole sia economico che urbanistico. il nostro voto dimostra quanto appena detto ovvero una non completa contrarietà alla idea (e ripeto, lo dimostra il fatto che ci stiamo già lavorando) ma comunque il respingimento di tale emendamento perché fuori contesto“.