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Il lupo è tornato nelle Cerbaie: “Tracce inequivocabili. Questo è il suo habitat”

17 marzo 2023 | 18:50
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Il lupo è tornato nelle Cerbaie: “Tracce inequivocabili. Questo è il suo habitat”

Bisogna quindi “Continuare a vivere il bosco come andrebbe sempre vissuto: con prudenza e buon senso”

Il lupo è tornato. Il lupo c’è, anche nelle Cerbaie. Ma è un fenomeno soprattutto da studiare”. Dopo una serie di avvistamenti che soprattutto nella zona di Cerretti hanno tolto ogni dubbio sulla presenza dell’animale nella frazione, Andrea Bernardini, presidente del Consorzio Forestale delle Cerbaie, avverte: “E’ una presenza normale”.

“Neppure un mese fa mi sono imbattuto in tracce inequivocabili della presenza del lupo anche in questa zona. Ed ero proprio a Cerretti – spiega Bernardini -. In quel caso si trattava di escrementi con setole di cinghiale. Sono un botanico, esperto di flora più che di fauna, ma è chiaro che l‘unico predatore in grado di tenere testa a un cinghiale è un lupo, o qualcosa di molto simile“. La prudenza non è mai troppa quando si parla di questo genere di animali, data la presenza, anche in altri territori, di numerosi esemplari ‘ibridati’, cani ‘inselvatichiti’ e via dicendo. Ma sicuramente rappresenta in qualche modo una novità per questo territorio, che come un po’ tutta la Toscana aveva buona confidenza con il lupo fino al XIX secolo per poi, con antropizzazione, vederlo progressivamente sparire almeno dalle zone più abitate.

“E’ chiaro che in un territorio come quello delle Cerbaie, fortemente antropizzato, la cosa può fare impressione. I racconti di soggetti in giro per i boschi costretti a salire sugli alberi per precauzione, sono qualcosa che colpisce. Ma la verità è che questo è il suo habitat. Il lupo è protagonista di questi luoghi né più né meno di altri ‘pericoli’ che normalmente fanno parte della vita quotidiana di chi si avventura nei boschi, come le vipere, i calabroni e via dicendo. Tutte cose che possono far male, ma che non sono in realtà mai venute meno dai nostri territori. Dico questo perché il mio vuole essere un invito a continuare a vivere il bosco come andrebbe sempre vissuto: con prudenza, con buon senso, ma anche senza farsi prendere dall’isteria o dalla contrapposizione a questi fenomeni che sono del tutto normali in un territorio come questo”.

Alcuni giorni fa alcuni ragazzi intenti a fare motocross si sono ritrovati faccia a faccia con due esemplari, un altro avvistamento è stato fatto ieri mattina lungo la Castelfranco Staffoli, a Poggio Adorno raccontano una situazione che andrebbe monitorata. Innanzitutto per comprendere fin nei dettagli il fenomeno con il quale abbiamo a che fare. “E’ sicuramente una cosa da studiare e rappresenta in qualche modo un ritorno in questi territori, peraltro non nuovissimo – continua Bernardini -. Sempre circa un mese fa, da alcune segnalazioni che ci sono pervenute, sappiamo che un altro esemplare, di colore grigio, dalle fattezze in tutto richiamanti al lupo, era stato avvistato nei boschi di Fucecchio. Sono fra noi”.