Quattro richiedenti asilo tra le Donne premiate da Santa Croce sull’Arno






“E’ facile celebrare i successi degli uomini, ma con questa cerimonia vogliamo dimostrare che ci sono anche storie di successo al femminile”
Quando è nata l’idea di un premio per le donne santacrocesi era la stessa sindaca Giulia Deidda ad essere titubante: “Mi chiedevo se tutti gli anni saremmo riusciti a trovarne otto da premiare – ha confidato la prima cittadina -. E invece dal 2019 le troviamo senza particolari sforzi, proponendo ogni anno la storia di otto donne che rappresentano per la comunità un modello con cui identificarsi. Perché è facile celebrare i successi degli uomini, ma con questa cerimonia vogliamo dimostrare che ci sono anche storie di successo al femminile che possono essere da esempio”, ha detto Deidda aprendo la cerimonia 2023 dell’iniziativa “Otto donne per l’8 marzo”, ospitata in sala consiliare questa mattina, sabato 11 marzo.
“Una cerimonia semplice ma lo tempo stesso importante, non tanto come momento di festa ma soprattutto come momento che ci invita a riflettere”, ha aggiunto Deidda prima di elencare i nomi delle donne premiate quest’anno, insieme all’assessore Elisa Bertelli e al consigliere Alessandro Lambertucci in rappresentanza della commissione Pari opportunità.
Le donne che quest’anno sono state insignite del riconoscimento sono Gigliola Andreini storica commerciante, Maria Billeri cantante e soprano, Lucia Brotini maratoneta, partecipante alla Maratona di New York, Pasqualina Capuzzo artigiana, Mirna Gozzini storica volontaria del canile sanitario comunale di Santa, Chiara Lapi ex pallavolista professionista, Nicole Lepori giovane fashion designer e quattro donne del progetto Sprar per i richiedenti asilo: Lul Ali Adam, Basirat Joy Edoimioya, N’Guessan Sylvie Konan, Kikelomo Islamiyat Yusuf, quattro donne che dal 2014 ad oggi sono state accolte, insieme alle loro famiglie, riuscendo a reinventarsi e riscattarsi integrandosi nella comunità di Santa Croce.
Un premio collettivo, con una stessa motivazione, che ha portato a 11 il numero totale delle donne premiate quest’anno. A ciascuna di loro l’amministrazione comunale ha consegnato un mazzo di mimosa, una targa e un attestato. “Questa iniziativa – ha aggiunto la sindaca Deidda – si pone l’obiettivo di dare il giusto riconoscimento alle donne, tutte nostre concittadine, giovani e meno giovani, invitandole ad essere orgogliose dei propri risultati in modo che sempre più, anche in futuro, nuove giovani donne si immaginino come protagoniste del proprio futuro”.
Di seguito le motivazioni di ciascuna delle donne scelte quest’anno, lette questa mattina in sala consiliare prima della premiazione.
Gigliola Andreini
I santacrocesi sanno che “nella mesticheria Zingoni si trova sempre tutto” e questo grazie alla grande disponibilità di Gigliola che è sempre riuscita a trovare anche l’impossibile.
Ha studiato canto con Stefania Cappozzo Turchini e spartito con Pieralba Soroga. Si è diplomata in canto giovanissima al Conservatorio ” G. Frescobaldi” di Ferrara. Ha poi conseguito il Diploma di Laurea di II livello in Canto lirico-teatrale presso il Conservatorio “P. Mascagni” di Livorno con il massimo dei voti e la lode, il Diploma di Canto Ramo Didattico presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova con il massimo dei voti, il diploma di pianoforte nello stesso Conservatorio e il Diploma di Laurea di II Livello in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze con 110, lode e menzione.
Ha vinto numerosi ed importanti premi nazionali ed internazionali fra i quali l’ASLICO di Milano nel 1991 e il “Luciano Pavarotti International Voice Competition” a Philadelphia nel 1992.
Da oltre trenta anni calca le scene dei principali teatri nazionali ed internazionali, interpretando come protagonista le opere più importanti del repertorio lirico, vantando, anche come concertista e con incisioni discografiche, un vastissimo repertorio che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea.
Alimentazione corretta, ma soprattutto tanto tanto allenamento. Questo è stato il principio che ha guidato la vita quotidiana di Lucia che non ha mai mancato di allenarsi per raggiungere quello che si era posta come obbiettivo: partecipare alla Maratona di New York. Un traguardo che nel 2016 ha raggiunto andando anche oltre perché non si è accontentata di partecipare – come direbbe De Coubertin – lei quella maratona l’ha voluta portare a termine e arrivare anche distaccata dai suoi compagni di viaggio, e dopo quella ha continuato partecipando in tutto a ben 30 maratone in Italia e nel mondo.
Il gelato fu inventato nel 1559 da Bernardo Buontalenti a Firenze e Lina della Gelateria Verbella ne è una degnissima erede, il suo gelato è davvero buono ed infatti è stata più e più volte selezionata nei più importanti eventi nazionali dedicati al gelato, vincendo nel 2018 la tappa pisana del Gelato Festival Challenge con il gusto Verbella da lei inventato.
Possiamo definirla la decana del nostro canile sanitario comunale. La dedizione agli animali abbandonati ed in particolare ai cani e ai gatti, ha contraddistinto il suo impegno quotidiano per tanto tempo, ancora prima che esistesse una struttura pubblica che si occupasse degli animali senza famiglia. Mirna ha sempre avuto un atteggiamento materno con gli animali preoccupandosi anche di sapere come venivano trattati nelle loro nuove famiglie adottive.
Ha dedicato gran parte della sua vita alla pallavolo iniziando giovanissima e seguendo le orme di entrambe i genitori e della sorella maggiore. A 16 anni si è trasferita a Bergamo ingaggiata nelle giovanili della Foppapedretti, squadra blasonata di serie A. Nel giro di pochi anni Chiara si è trovata a militare nella massima serie della Lega Volley Femminile nel ruolo di centrale, arrivando perfino a vincere due Coppe Cev, la seconda competizione europea di pallavolo per club, vestendo la maglia dell’Urbino e del Novara.