Da Santa Maria a Monte a una delle maggiori cattedrali al mondo: il maestro Lazzeri condurrà la Malta Symphonic Band






Il concerto Laudate Dominum in Sanctis Eius è il più importante evento celebrativo per il 75esimo anniversario della Malta Band Clubs Association
Il concerto Laudate Dominum in Sanctis Eius è il più importante evento celebrativo dell’anno della Malta Symphonic Band, organizzato per il 75esimo anniversario della Malta Band Clubs Associationt. Venerdì 24 febbraio, delle 19,30 nella concattedrale di San Giovanni a La Valletta, lo ha diretto il maestro di Santa Maria a MonteGiampaolo Lazzeri, cornista, docente e strumentatore di brani per orchestra di fiati, direttore della fiorentina Filarmonica Gioachino Rossini e della lucchese Filarmonica Gaetano Luporini di San Gennaro, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale della Bande Italiane Musicali Autonome e vicepresidente nazionale della Federazione Italiana dello Spettacolo Popolare.
Un’occasione importante anche per il suo paese e per tutta la Toscana, per il quale gli arrivano, anche pubblicamente, i complimenti della sindaco Ilaria Parrella.
Il concerto è l’evento conclusivo del più ampio programma del progetto, ideato e realizzato dal maestro Lazzeri insieme a Noel Camilleri, presidente delle realtà musicali maltesi, titolato “Musician Series”, svoltosi al Mcast Campus tra novembre 2022 e gennaio 2023. La Malta Symphonic Band è costituita, infatti, da allievi, studenti, neolaureati e professionisti di età compresa tra i 13 e i 30 anni, selezionati dalle molte bande maltesi a seguito delle masterclasses di formazione per fiati e percussioni tenute da docenti professionisti e solisti, prime parti delle bande sinfoniche militari italiane, delle fondazioni lirico sinfoniche, dei conservatori e istituti superiori di studi musicali italiani ed europei.
Giampaolo Lazzeri condurrà la Malta Symphonic Band attraverso un programma di musiche originali e contemporanee per orchestra di fiati, un monumentale programma musicale che ben si sposa con la magnificienza del luogo scelto, una delle maggiori cattedrali al mondo, uno dei principali esempi di architettura barocca europea. Il Maestro Lazzeri condurrà la Malta Symphonic Band attraverso capolavori musicali che sposano la grandiosità delle opere artistiche del Caravaggio e del Preti custodite nella cattedrale, circondato dai marmi policromi dei sepolcri di oltre 400 cavalieri di Malta e dei Grandi Maestri dell’Ordine, protetto da quelle nove Cappelle della Madonna di Fileremo e degli Otto Santi patroni delle Lingue parlate all’interno dell’Ordine.
Il programma
Ha aperto la serata il Te Deum del compositore olandese Jacob De Haan, costruito sul Te Deum laudamus del IV secolo e ripreso nell’inno tedesco di Ignaz Franz, nel Settecento, titolato Groβer Gott, wir loben dich. La maestosa introduzione tematica è affidata alla sezione degli ottoni; ad essa seguono altre variazioni sul Corale; un’opera solenne che apre la celebrazione dell’anniversario maltese. Da Jacob De Haan il testimone passa al compositore maltese Ray Scibarres, con la sua creazione The Eight-Pointed Cross Chorale. Ai due precedenti corali ne segue un terzo, Canterbury Chorale del celebre compositore belga Jan van der Roost; un brano di ampio respiro, richiesto da Robert Leveugle per la Brass Band Midden Brabant ed ispirato alla bellissima cattedrale inglese di Centerbury; molte le frasi solistiche che si alternano ai grandi insiemi, trasformando l’orchestra di fiati in un maestoso organo.
Di Davide Boario, compositore ed editore musicale piemontese, la Malta Symphonic Band eseguirà The Mistery of Malta’s Co-Cathedral, una prima assoluta mondiale scritta per omaggiare questo importante e storico traguardo. Sarà poi la volta di monsignor Marco Frisina, sacerdote, biblista e compositore, docente della Pontificia Università della Santa Croce e del Pontificio Istituto di Musica Sacra, direttore del Coro della Diocesi di Roma, con le sue solenni composizioni: Magnificat anima mea, interpretata dal soprano solista Althea Troisi, e Nada te turba, con la voce solista del tenore Cliff Zammit Stevens.
Segue l’Hallelujah di Leonard Cohen, pagina scritta ed interpretata dal cantautore canadese nel 1984, qui trascritta dal Maestro Michele Mangani, contenente molti riferimenti all’Antico Testamento. Un brano dal carattere biblico e secolare, suscitante un immenso spettro di luoghi emozionali, dalla disperazione alla devozione religiosa intesa come affermazione della vita sulla terra, per arrivare alla redenzione divina post-mortem. Una vera e propria ode alla vita e all’amore. Chiude il programma Alleluja! Laudamus te dello statunitense Alfred Reed, un inno solo strumentale diviso in tre temi principali; un primo corale affidato all’intera sezione degli ottoni; una sinuosa e fluida linea melodica interpretata da corni e legni e, infine, una quasi fanfara, annunciata dalle trombe e poi ripresa dall’intera orchestra di fiati. Si tratta di un brano commissionato a Reed da Richard Mountford e dalla Malone College Concert Band per il Festival bandistico statunitense della città, eseguito nel 1973.