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Prelievo del sangue a Ponte a Egola, “Perché rovinare un servizio che funzionava?”

22 febbraio 2023 | 19:34
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Prelievo del sangue a Ponte a Egola, “Perché rovinare un servizio che funzionava?”

L’appello del figlio di una signora disabile

“Uno si aspetta che il servizio migliori e invece è peggiorato”. E adesso il figlio di una signora di Ponte a Egola di San Miniato vorrebbe qualche risposta, per capire come aiutare la mamma ma anche tutte le altre persone nella sua situazione, che sono ricorse al servizio di prelievo domiciliare del sangue.

“Mia madre – racconta l’uomo -, anziana, gravemente malata da quasi quattro anni ed affetta da disabilità, deve effettuare con cadenza mensile un prelievo del sangue e l’efficienza della cura che le è stata somministrata dipende dai risultati degli esami ematici. Viste le sue condizioni usufruivo del servizio di prelievo domiciliare che è attivo nel distretto di Ponte a Egola. La procedura di richiesta era davvero efficiente e semplice: mandavo un’email di richiesta con largo anticipo e l’operatore addetto o mi rispondeva sempre per email o addirittura mi telefonava per la conferma dell’appuntamento. Alla data prevista un infermiere, credo del Distretto, si recava da mia madre ed effettuava il prelievo. Punto, niente di più banale. Il servizio, lo torno a dire, era efficiente, funzionava tutto benissimo”.

Poi, da poco meno di un anno, “il servizio di prelievo è passato a una cooperativa mentre il Distretto si preoccupava solo di prenotare l’appuntamento e la procedura era sempre la stessa: email e risposta (o scritta o tramite chiamata). Seppur con qualche perplessità devo riconoscere che il servizio è continuato ad essere buono. Tuttavia le mie perplessità forse non erano proprio vane. Infatti da oggi 22 febbraio non è così”.

Da quanto appreso infatti, “dal 6 febbraio le prenotazioni possono essere effettuate solo il lunedì, mercoledì e venerdì alle 10 in presenza, allo sportello amministrativo del presidio. Ora vorrei porre qualche domanda al soggetto che ha imposto questa scellerata modalità di prenotazione: ma secondo Lei una persona anziana, disabile e affetta da malattia ha il tempo e soprattutto le forze per recarsi al presidio, passarci certamente più di un’ora, e prendere, forse, l’appuntamento? Secondo Lei è giusto che un parente o familiare debba recarsi al presidio a metà mattinata prendendo ferie o permesso dal lavoro?”.

Il punto, secondo questo utente, è che il servizio funzionava così com’era, quindi “Perché rovinare un servizio che funzionava perfettamente e tutto per via telematica? Questo dimostra ancora una volta come Ponte a Egola sia la cenerentola del comune di San Miniato, dove i servizi sanitari pubblici sono sempre meno”.