Economia |
Altre News
/

Battuta d’arresto per il settore conciario: un calo fino al 15% nel 2022

18 febbraio 2023 | 14:34
Share0
Battuta d’arresto per il settore conciario: un calo fino al 15% nel 2022

Le imprese fanno bene a San Miniato, una lieve contrazione si registra a Santa Croce sull’Arno

Nel 2022 torna la stagnazione nella dinamica d’impresa pisana. E nel comprensorio arretra il settore della concia. Sono i dati diffusi dalla Camera di Commercio relativi al 2022.

Nel 2022 la dinamica delle imprese della provincia di Pisa, con un +0,5%, torna dopo un biennio di segni negativi ed il boom “post pandemico” a tassi di crescita in linea con quelli dell’ultimo decennio.

Il saldo iscritte-cessate del 2022 si assesta a +237: un dato nettamente inferiore rispetto al 2021, quando toccò il record di +476, ma che rimane il più alto dal 2015. Nel confronto con altri territori, Pisa mette a segno un risultato lievemente inferiore rispetto alla Toscana (+0,6%), ma soprattutto dell’Italia che cresce dello 0,8% grazie alla spinta proveniente dalle regioni del centro Italia, come il Lazio.

Nel 2022 il numero di aziende iscritte al registro imprese per la provincia di Pisa si attesta quindi a quota 42.261 (per arrivare a 52.721 prendendo in considerazione anche le localizzazioni ulteriori rispetto alle sedi).

Analizzando i flussi che hanno determinato la dinamica del 2022 (aperture di nuove imprese e chiusure di imprese esistenti) si segnala la contrazione delle nascite (2.205, -7% rispetto al 2021) e un aumento delle cessazioni (+4% vale a dire 1.968 unità, al netto delle cessate di ufficio), con valori assoluti che però rimangono tra i più contenuti dell’ultimo decennio. Gli andamenti di lungo periodo, al di là delle oscillazioni annuali, segnalano pertanto il progressivo livellamento verso il basso tanto delle iscrizioni che delle cancellazioni d’impresa. A questo proposito è da segnalare, per il 2022, come gli uffici Camera di Commercio abbiano provveduto a cancellare ben 1.493 imprese non più operanti in provincia di Pisa.

A Pisa crescono le società di capitale, calano quelle di persone e le ditte individuali. Lieve crescita per cooperazione e artigianato

Le società di capitali grazie ad un saldo di +378 aziende, pari ad un +2,8%, confermano anche per il 2022 la tendenza registrata negli anni precedenti. Per contro tornano invece a ridursi, dopo il passo in avanti del 2021, le imprese individuali, la più semplice e più diffusa forma d’azienda (-83 unità pari ad un -0,4%). Continua invece la flessione delle società di persone (-61 unità pari ad un -0,8%). In lieve crescita, infine, le altre forme giuridiche (+3 unità +0,3%,) all’interno delle quali sono ricomprese le Cooperative (+3 unità, +0,6%,).

Continua, per il secondo anno consecutivo, la crescita del comparto Artigiano, che mette a segno un saldo iscritte-cessate di +34 unità pari ad una variazione dello 0,3%.

Gli incentivi spingono le imprese edili pisane. Aumentano i ristoranti e le aziende che si occupano di turismo. In calo il commercio al dettaglio, stabile la manifattura

Tutti i macro-settori della provincia di Pisa, nel 2022, registrano una crescita. A trainare è soprattutto l’industria (+134, +1,2%) all’interno della quale spiccano soprattutto le costruzioni che, con un saldo di +150 aziende, mettono a segno una crescita (+2,4%) di qualche decimo più elevata rispetto al 2021. Nel comparto edile, complice il perdurare dei numerosi interventi pubblici di agevolazione come bonus e sgravi fiscali per interventi di riqualificazione, avanzano soprattutto i lavori di costruzione specializzati (+138, +3,4%) ai quale afferisce la categoria degli installatori di impianti.

Dinamica positiva anche per i servizi, che mettono a segno una crescita di 145 aziende pari ad un +0,6%: in questo caso, tuttavia, si tratta di una crescita dimezzata rispetto al 2021 quando la variazione fu dell’1,2%.

Piccolo passo in avanti anche per l’agricoltura che con un saldo di +6 unità, pari ad un +0,2%, registra per il secondo anno consecutivo una crescita. Si tratta tuttavia di una dinamica che va comunque letta nel pluridecennale percorso di ridimensionamento del settore.

Scendendo nel dettaglio, variazioni positive interessano trasversalmente l’economia provinciale. All’interno di un manifatturiero in lieve calo, arretra soprattutto la concia (-15, -1,8%) mentre una leggera flessione si registra per i mobili (-3, -0,6%). Stabili invece le calzature e i metalli così come le aziende della meccanica (+1, +0,5%).

Tra i servizi, che nel complesso avanzano, si acuisce la fase negativa nel commercio complessivamente considerato (-100 unità pari ad un -1%) e, soprattutto, in quello al dettaglio (-124, -2,1%). Prosegue invece, sono gà alcuni anni che accade, la crescita delle aziende che operano nel commercio via internet (+6, +2,6%). Nel 2022 continua anche la crescita delle aziende operanti nel commercio e riparazione di autoveicoli (+23, +2,2%). Nel terziario prosegue l’avanzata delle realtà imprenditoriali legate al turismo come l’alloggio (+21, +4%), i ristoranti (+23, +1,3%) mentre si riducono ancora i bar (-8, -0,8%).

Grazie alla ripresa dell’attività economica torna il segno positivo per le aziende legate alla logistica come il trasporto-magazzinaggio (+11, +1,2%) mentre continuano la fase di sviluppo dell’immobiliare (+45, +1,9%) e le attività professionali (+23, +1,5%) comparto all’interno del quale sono ricomprese le attività di direzione aziendale, comunicazione, consulenza, ricerche di mercato, fotografia, design, interpretariato, pubblicità, veterinari, ecc.. Prosegue la crescita, infine, per le attività artistiche, sportive e di intrattenimento, quali palestre, parchi divertimento, sale giochi, discoteche, ecc. (+16, +2,6%), e quelle dei servizi dedicati alla persona come lavanderie, estetiste, parrucchieri, centri benessere, ecc. (+27, +1,7%).

Tutte le aree della provincia di Pisa fanno registrare saldi positivi

La dinamica d’impresa 2022 risulta abbastanza omogenea tra le diverse aree della Provincia di Pisa. Le più dinamiche risultano la Val di Cecina ed il Valdarno Inferiore, entrambi con il +0,7%, seguite dall’Area pisana con un +0,6%. Chiude, con un +0,3%, la Val d’Era. Con tassi di variazione contenuti, il bilancio nella dinamica d’impresa 2022 non evidenzia fenomeni di particolare rilevanza a livello comunale. A spingere i risultati del Valdarno Inferiore troviamo Castelfranco di Sotto (+29, +1,9%) seguito da San Miniato (+27, +0,8%) mentre una lieve contrazione si registra a Santa Croce sull’Arno (-6, -0,2%). Il dato della Val di Cecina è trascinato soprattutto dagli andamenti di Castellina Marittima (+7, +2,6%) e Castelnuovo Val di Cecina (+7, +3,9%). L’Area Pisana segue, come di consueto, le sorti del capoluogo (+72, +0,8%) cu si aggiungono le buone crescite di San Giuliano Terme e Buti. In Val d’Era ai dati positivi di Vicopisano (+18, +1,9%) e Pontedera (+17, +0,4%) si contrappongono le flessioni, contenute, di Casciana Terme Lari, Terricciola, Peccioli e Lajatico.