“I Comuni del Cuoio siano parte civile nel processo keu”, lettera aperta ai sindaci dell’Unione Inquilini

“Per segnare una palese rottura con certi episodi criminosi e soprattutto per il rispetto della stragrande maggioranza di persone che lavora onestamente”
Lo ha già chiesto al Comune di Santa Croce sull’Arno. Ora, con una lettera aperta, Luca Scarselli e la sezione Valdarno Inferiore dell’Unione Inquilini Pisa chiedono ai Comuni di Santa Maria a Monte, Castelfranco di Sotto, Fucecchio, San Miniato e Montopoli Valdarno di costituirsi parte civile nel processo contro gli sversamenti illeciti del keu.
Riceviamo e riportiamo integralmente la missiva.
Illustrissimi Sindaci,
come ben saprete è stata fissata l’udienza preliminare sul cosiddetto scandalo Keu, scandalo che ha certamente cagionato un notevole danno di immagine a tutto il comprensorio del Cuoio, visti i fatti illeciti contestati, i soggetti indagati e gli eventuali legami con l’ndrangheta.
Considerato che non è il primo scandalo che coinvolge la nostra zona dopo quello degli sversamenti nel torrente Usciana a causa dell’impianto di depurazione di Ponte a Cappiano, lo scandalo Blue Mais la cui prima udienza si è svolta nel novembre 2022, le interdittive antimafia emesse nel 2020 nel nostro territorio per cinque società.
Stante la suddetta situazione siamo a richiedere che i vostri Comuni si costituiscano parte civile nel suddetto processo contro gli sversamenti keu. Tutto per segnare una palese rottura con certi episodi criminosi e soprattutto per il rispetto della stragrande maggioranza di persone che lavora onestamente ogni giorno nella nostra zona, soprattutto in questo periodo di crisi.
Si evidenzia che già la Regione Toscana, la Cgil ed anche l’associazione Libera hanno preannunciato la propria costituzione di parte civile, così insistiamo che i vostri Comuni facciano altrettanto. Vanno poi ricordate le dichiarazioni rilasciate il 16 aprile 2021 dai sindaci di Fucecchio, San Miniato e Castelfranco di Sotto con cui si affermava: “Rispettiamo l’azione della magistratura e abbiamo piena fiducia negli amministratori pubblici”.
Senza voler offendere, cari sindaci di San Miniato, Fucecchio e Castelfranco di Sotto, nel caso in cui non vi costituirete parte civile e nel caso di condanna anche di una sola parte degli indagati verrà il legittimo dubbio che nei vostri Comuni si intenda la lotta alla mafia solamente con la partecipazione a cenette annuali per la legalità.
Confidando in un riscontro positivo alla nostra richiesta, porgiamo distinti saluti.