“Ogni giorno, altri 600 euro si sommano al debito da ripianare”: salvataggio in 3 punti per la Rsa Del Campana Guazzesi






“Non possiamo perdere tempo”. Pronto un nuovo Cda ma prima serve il contributo del Comune
La prima cosa da fare è ripianare il debito, attraverso un contributo che il Comune di San Miniato dovrebbe elargire usando una parte dell’avanzo di amministrazione. Subito dopo servirebbe un nuovo Cda, chiamato a sostituire quello dimissionario dal 20 dicembre e a ‘correggere’ la gestione della struttura, in base agli indirizzi che dovranno essere forniti dal ‘tavolo’ istituito dal presidente del consiglio comunale Vittorio Gasparri. È un programma di salvataggio in tre punti quello avanzato ieri sera, 3 febbraio, dal neonato Comitato per la salvaguardia della Del Campana Guazzesi, la storica residenza per anziani alle prese con un grave dissesto economico e finanziario.
“C’è un legame affettivo molto forte nei confronti di questa struttura, che ha sempre svolto un servizio importante per la cittadinanza e per tutta la zona”, ha detto in apertura il medico Andrea Ferreri, promotore del Comitato che ieri ha riunito oltre 100 persone a San Miniato Basso. All’appello hanno risposto associazioni di zona, imprenditori e cittadini, insieme all’associazione Amici Del Campana guidata da Emilio Bertini e agli stessi dipendenti e operatori della struttura, rappresentati ieri sera da Stefano Cavallini. Con loro anche il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, l’assessore Loredano Arzilli e i capigruppo di opposizione Michele Altini e Manola Guazzini, che lo scorso ottobre avevano lanciato l’allarme sul futuro della Rsa con il ‘collega’ Roberto Ferraro.
Attiva a San Miniato da più di un secolo, la residenza Del Campana Guazzesi è ospitata dagli anni ’80 nella moderna struttura di via Maioli costruita grazie all’impegno di don Giampiero Taddei. Guidata da un Cda nominato per 4 quinti dal sindaco, si configura come un ente di servizio pubblico a gestione autonoma. Una gestione che negli ultimi anni, soprattutto a seguito e a causa dalla pandemia, ha dovuto fare i conti con un incremento dei costi che ha portato nel 2022 a una perdita di esercizio di oltre 270mila euro.
Da qui le richieste rivolte all’amministrazione comunale di San Miniato. “Prima di tutto elargire il contributo – ha detto Ferreri – usando l’avanzo di amministrazione che anche nel 2022 dovrebbe essere compreso fra uno e due milioni di euro. Dispiacerebbe se questi fondi venissero utilizzati per finanziare opere importanti ma meno prioritarie, perché non dobbiamo dimenticare che gli anziani sono la parte più debole della nostra società”. Al secondo punto c’è la richiesta di nominare subito un nuovo Cda, “perché al momento – ha ricordato Ferreri – c’è solo un direttore che può svolgere la normale amministrazione senza poter prendere scelte di indirizzo”. Scelte e indirizzi programmatici che – in base al terzo punto delle richieste – dovrebbero arrivare al nuovo Cda dal ‘tavolo’ istituito da Gasparri, al quale hanno già aderito tutti i gruppi consiliari e nel quale entreranno adesso anche Delio Fiordispina (da sempre attivo all’interno del Campana Guazzesi), il presidente dell’associazione Amici del Campana Emilio Bertini, l’ex presidente della Rsa Alberto Cioni e lo stesso Ferreri.
“C’è la volontà di fare un atto che metta d’accordo tutte le forze in consiglio comunale – ha detto il medico – ma l’importante è fare presto, perché ogni giorno che passa sono altri 600 euro che si sommano al debito da ripianare”. Da parte del sindaco Simone Giglioli è arrivata la rassicurazione sul fatto che la struttura non chiuderà e sull’impegno da parte della macchina comunale, mentre l’assessore Arzilli ha chiesto l’opinione dell’assemblea sull’opportunità di chiedere o meno un parere alla Corte dei conti prima di elargire l’eventuale contributo alla Rsa.
“Non possiamo perdere tempo – ha aggiunto Ferreri -. Entro 15 giorni serve il contributo del Comune e tra 20 c’è bisogno del nuovo Cda. La mia raccomandazione è che tutte le forze politiche mettano da parte rancori e orticelli, per lavorare tutti in una stessa direzione e verso un unico obiettivo”.