Polizia municipale, 13 nuove assunzioni entro l’anno in Empolese Valdelsa

Dotazione organica ancora lontana da quella di 114 unità del primo gennaio 2013
La polizia municipale dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa vedrà entro l’anno aumentare il proprio organico con l’innesto di 13 unità suddivise tra agenti e coordinatori grazie a una nuova programmazione di dotazione del personale per il triennio 2022/2024. A dirlo è la recente deliberazione della Giunta degli undici comuni che modifica la precedente del 10 maggio 2022, che a sua volta modificava la 62 del 7/12/2021.
Un valzer di delibere quindi, per trovare la quadra giusta e dotare la polizia municipale del personale necessario per affrontare le esigenze del servizio da svolgere che mutano in continuazione. Del resto il piano triennale dei fabbisogni di personale serve a questo: è lo strumento attraverso il quale le pubbliche amministrazioni assicurano le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse umane necessarie per il miglior funzionamento dei servizi e per questo può variare a seconda delle sopravvenute nuove esigenze.
A dieci anni esatti dalla costituzione del corpo unico della polizia municipale dell’Unione dei Comuni, l’anno appena iniziato potrebbe essere quello decisivo per un assetto organizzativo stabile, funzionale e moderno alla struttura della polizia locale che ha emesso i primi vagiti, in maniera ufficiosa, ad inizio 2013, ed ufficiale con il trasferimento del personale ad inizio del 2018.
E’ un lontano ricordo la dotazione organica di 114 unità del primo gennaio 2013. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, le uscite per pensionamenti e mobilità non sono mai state coperte adeguatamente riducendo notevolmente le capacità di intervento nei presidi territoriali e su tutto il territorio. Molti degli undici comuni che compongono l’Unione hanno dovuto subire nel tempo una drastica riduzione di personale.
La recente delibera di fine anno ridisegna e rimodula il fabbisogno di personale e il piano delle assunzioni spalmato nel prossimo triennio. Innanzitutto saranno 3 gli specialisti di vigilanza che avrebbero già dovuto essere stati assunti nel 2022, e che invece saranno assunti nell’anno in corso. Per la modalità di copertura, si legge nel documento, verrà valutata la possibilità di attivare (fatta salva una riserva di almeno il 50% delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno) le progressioni verticali anche sulla base previsioni che verranno disposte in seguito alla stipula del Contratto nazionale 2019/2021.
Per quanto riguarda i 7 nuovi agenti e i 6 nuovi specialisti, l’assunzione avverrà mediante scorrimento di graduatoria di altro ente o mediante procedura selettiva specifica. L’obiettivo dell’Unione dei Comuni è quello di salire a 104 unità entro il 2024 tra agenti, ufficiali e personale amministrativo con l’ulteriore possibilità di effettuare assunzioni temporanee o flessibili avanti carattere temporaneo o eccezionale e connesse ad esigenze straordinarie nel rispetto dei vicoli imposti dalle leggi.
L’Unione sembra, a questo punto, perlomeno sulla carta, intenzionata a voler chiudere il cerchio riguardo alla carenza divenuta ormai cronica di personale iniziata fin da subito dal momento dell’assunzione in pectore della funzione di polizia locale trasmessagli dagli undici Comuni che la compongono. Al momento del passaggio delle consegne vi erano infatti in servizio, tra ufficiali, agenti ed amministrativi ben 114 unità, un numero dal quale l’attuale dotazione è ben lontana.