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Rsa Del Campana Guazzesi, si dimette l’intero cda

22 dicembre 2022 | 20:21
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Rsa Del Campana Guazzesi, si dimette l’intero cda

L’annuncio del sindaco: “Non sussistevano più le condizioni economiche per andare avanti”

Del Campana Guazzesi: lascia l’intero cda della Rsa. Questo l’atto che in qualche modo chiude un ciclo nelle vicende della Rsa in crisi, comunicato dal sindaco questa sera (22 dicembre) in apertura del consiglio comunale.

“Dimissioni pervenuteci martedì, inviate anche alla Regione Toscana, a seguito di quanto previsto dalla legge 43 del 2014 – dice il primo cittadino – in quanto non sussistono più le condizioni economiche stabilite dalla normativa”. Una comunicazione alla quale l’ente ha risposto con una comunicazione, alla struttura e alla Regione, in cui si chiede un puntuale resoconto della situazione economica che, negli ultimi tre anni, ha portato a questo esito, paventato peraltro negli ultimi mesi a seguito delle numerose interpellanze delle opposizioni.

“Abbiamo chiesto al cda di andare avanti per l’ordinaria amministrazione – ha continuato Giglioli. – E al tempo stesso abbiamo già preso contatti con l’assessore regionale al welfare Serena Spinelli, con la quale ci sarà un incontro già la prossima settimana”.

Notizia che, come si può immaginare, ha scatenato non poche reazioni nelle forze di opposizione, che da tempo avevano preso di punta la questione delicata in cui, a seguito di questi ultimi anni segnati dalla pandemia da Covid-19 prima e dalla guerra in Ucraina poi, con annesso boom dei costi energetici, versava la struttura, che al momento nelle carte e nei bilanci descrive un ammanco di circa 150mila euro. “Soldi che si potevano e di dovevano trovare – ha dichiarato la consigliera della lista Cambiamenti Manola Guazzini. – E che invece il comune non ha voluto fare preferendo aspettare che si arrivasse a questo punto. Situazione che lo stesso cda che oggi si dimette aveva segnalato a inizio dicembre in una comunicazione inviata al comune in cui rispondeva punto su punto sulle ‘non proposte’ dell’ente per risolvere la grave situazione economica. Noi riteniamo invece che rischiare una struttura più che secolare, il cui cda è in parte designato proprio dall’ente, per un debito di 150mila euro sia una cosa che non ha ragione di essere. Le modalità sono state da tempo da noi proposte e non c’è mai stata la volontà di condividere da parte della maggioranza”. Posizione a cui danno man forte anche quelle di Lega con il consigliere Roberto Ferraro e Forza Italia con Michele Altini, che porta in esempio un caso simile, quello di Cetona in provincia di Siena, dove “per un debito molto più piccolo, il comune è intervenuto con un’immissione di liquidità”. “E’ evidente – ha continuato Altini – che non c’è stata la volontà politica di salvare la Casa di Riposo”.