“Nessuno è proprietà di qualcuno”, gli studenti del Petrarca raccontano la violenza di genere

Le riflessioni degli alunni dopo l’incontro con la psicologa Margherita Carmignani e con l’avvocata Mirella Lo Presti
Nell’ambito delle iniziative promosse dalla commissione Elette e nominate del Comune di Fucecchio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la scuola secondaria di primo grado Montanelli Petrarca ha preso parte a un incontro organizzato dal Centro Antiviolenza Lilith di Empoli e dedicato alle classi terze.
L’iniziativa si è svolta all’interno dell’auditorium della scuola e ha permesso ai ragazzi e alle ragazze di confrontarsi con le operatrici del centro stesso, in particolare con la psicologa Margherita Carmignani e con l’avvocata Mirella Lo Presti. Si è trattato di un momento di riflessione sugli stereotipi di genere, sulle forme e i tipi di violenza e sui modelli di amore, con particolare riferimento ai temi del controllo, della gelosia e dell’isolamento, elementi che spesso rappresentano possibili segnali di una relazione caratterizzata da asimmetria, ma anche uno spunto per spiegare ai ragazzi e alle ragazze il ruolo ed il funzionamento dei centri antiviolenza per la tutela di donne e minori.
L’amministrazione comunale ringrazia il dirigente scolastico Manuel Salvaggio e i docenti che hanno reso possibile l’iniziativa di sensibilizzazione. Al termine dell’incontro, gli studenti hanno deciso di scrivere alcune riflessioni, che riportiamo di seguito.
Le riflessioni
“Tutti abbiamo una parte cattiva e una buona, ma abbiamo la possibilità di scegliere come comportarci con le persone. Un uomo non alza le mani perché è fatto così e perché non riesce a controllarsi, alza le mani perché crede di essere migliore di qualcuno facendo violenza quando in realtà è piccolo piccolo, come i granelli di sabbia”.
“Forse ci sono persone che non sanno amare, ma non possiamo pensare che tutto ciò che accade sia normale”.
“In una relazione ci deve essere rispetto reciproco e non si devono mai e poi mai alzare le mani. Se ciò non accade ci si trova in una relazione tossica ed è molto difficile uscirne”.
“Tutti sono forti e sono deboli e nessuno è di proprietà di qualcuno se non di se stesso”.
“Questo tipi di incontri ci fanno conoscere la realtà oscura degli adulti e allo stesso tempo rendono noi ragazze molto più consapevoli e preparate, mentre i compagni dell’altro sesso molto più sensibili ed informati sull’argomento. Conoscere ci rende più rispettosi gli uni per le altre”.