Biogas, si potrebbe allungare l’iter autorizzativo

Spetterà all’azienda fare eventuali ulteriori osservazioni o portare all’attenzione dei tecnici altre documentazioni
Potrebbe andare verso un ulteriore aggiornamento, l’iter autorizzativo per l’impianto a biogas. Si dovrà aspettare ancora qualche tempo per la chiusura della conferenza dei servizi sul futuro della Prati Bioenergie, azienda che dal 2012 gestisce l’impianto di San Donato di Santa Maria a Monte e che ha richiesto una ‘variante non sostanziale’ che la trasformerebbe da azienda agricola a società a carattere industriale e commerciale.
Dopo il teso consiglio comunale di lunedì scorso, nel quale con i voti della maggioranza (più la Lega) è passato un documento che impegna il Comune a contrastare questa richiesta dell’azienda, con motivazioni tecniche, la Conferenza si è regolarmente tenuta martedì mattina.
“Adesso spetterà all’azienda fare eventuali ulteriori osservazioni o portare all’attenzione dei tecnici ulteriori documentazioni” spiega la sindaca Ilaria Parrella.
Possibile, quindi, che si debba aspettare un ulteriore incontro prima della decisione sull’autorizzazione, che potrebbe essere negata ma anche essere concessa con prescrizioni o con passaggi autorizzativi ulteriori, ad esempio con richiesta di Valutazione d’Impatto Ambientale.
Fra le preoccupazioni maggiori dei residenti frazione, presenti in buon numero anche al consiglio aperto di lunedì, vi sono soprattutto le nuove tipologie di scarto di natura agroalimentare che potranno diventare ammissibili se dovesse passare questo cambio di ragione sociale dell’azienda. “In base all’autorizzazione del 2012 si prevedeva che l’impianto funzionasse con trinciato di mais, triticale e sorgo – ha spiegato Parrella sollecitata dalle domande del pubblico al consiglio –. Ora si parla di residui di produzioni agricole: sottoprodotti derivati dalla lavorazione di pomodoro, olive, sansa, uva, frutta, ortaggi, farinacei, glutine, amido, riso, semi oleosi. Previsti anche gli scarti ittici”.