“Abbiamo scelto, privilegiando le nostre tesserate”: ecco perché la Vigor Fucecchio non ha giocato

“Il custode della palestra ha chiamato più volte il referente della società, ma non ha avuto risposta né è stato richiamato”
“Ci siamo subito attivati, vista anche la ristrettezza dei tempi, avvisando la Vigor Fucecchio, ma invano: il custode della palestra ha chiamato più volte il referente della società, ma non ha avuto risposta“. Ad aggiungere un tassello alla questione della partita non disputata dalla Vigor (qui) e dopo le scuse del presidente (qui) è Francesco Ruffino, dirigente della Polisportiva La Perla Montecalvoli con mandato di coordinatore delle attività di pallavolo dei tesserati.
Il presidente della Vigor Andrea Costanzo ammette di essere stato contattato, ma solo “alle 10,12 di domenica mattina. Ho risposto, non si sentiva nulla… ho richiamato via Whatsapp e non ho ricevuto risposta”.
“Domenica 11 dicembre – racconta invece Ruffino – sono arrivate le atlete della U16 volley in palestra per le 11 ma, controllando, ci siamo accorti che l’orario della partita di pallavolo era stato nuovamente spostato alle 11,30 dal comitato volley locale senza che lo stesso ce ne avesse data nessuna comunicazione per tempo, né scritta né verbale. Ma lo avevano solo pubblicato sul calendario online, controllato da me solo per verifica la mattina stessa. Ci siamo subito attivati, vista anche la ristrettezza dei tempi, avvisando la Vigor Fucecchio, ma invano. Il custode della palestra ha chiamato più volte il referente della società, ma non ha avuto risposta. Non è nemmeno stato richiamato in seguito. Non sarebbe cambiato molto, ma abbiamo tutti i tentativi possibili. Domenica mattina ci siamo trovati quindi in concomitanza tutti in palestra: pallavolo e calcetto. E a quel punto non c’era altra possibilità che scegliere una delle due squadre.
Preciso che una volta richiesto l’accertamento direttamente al comitato Fipav Basso Tirreno, lo stesso ha risposto dicendo che ‘non è stato, di fatto, accolto lo spostamento della gara’, ma non è stata chiarita la mancata tempestiva comunicazione al sottoscritto. Mi spiace per la Vigor Fucecchio, ma non avevamo modo di fare altrimenti che scegliere una delle due partite: abbiamo optato per proseguire le attività di pallavolo che erano già iniziate dalla mattina con l’U13, per non allestire di nuovo il campo per il calcetto.
Seguendo le indicazioni generali della Polisportiva abbiamo scelto, privilegiando le nostre tesserate. Dispiace veramente leggere che qualche dirigente preso da manie di dominio di un impianto sportivo, non di proprietà ma in gestione, ha pensato di dettare legge propria... Perché non è così. Abbiamo sempre seguito le regole della Polisportiva cercando di far giocare tutti con i tempi e gli adempimenti tecnici e di sicurezza necessari e obbligatori per legge. Faccio presente che quanto detto dalla Vigor Fucecchio (ci spiace per i nostri ragazzi, per i sacrifici ecc..) è la stessa identica cosa che avremmo detto per le nostre tesserate, se non avessero potuto giocare quella mattina. Avremmo dovuto forse mandare a casa 24 ragazze di 14 e 15 anni e altrettante famiglie a cuor leggero? E anche la Polisportiva La Perla avrebbe ricevuto la multa a livello federale come la Vigor Fucecchio.
Mi spiace inoltre che il nostro presidente abbia subito preso le difese in pubblico della Vigor Fucecchio, sottintendendo il sottoscritto completamente responsabile dell’accaduto, dando ragione a quanto scritto dalla Vigor Fucecchio, senza prima accertarsi dei fatti e ipotizzando che io gestisca le partite a mio piacimento. Ciò che mi amareggia più di accuse e messaggi non fondati dalla società di Fucecchio e vari haters del caso, è stata la mancanza di fiducia interna della mia società. Ho fatto prontamente e personalmente presente il mio dissenso ai diretti interessati dopo che vi hanno chiesto un articolo di scuse per colpa, quando in realtà sapevano bene che così non era”.
Il dispiacere è anche perché “si è messa in cattiva luce la società polisportiva La Perla, ma soprattutto i suoi dirigenti e io, che lavoro in prima linea da anni per permettere a molte atlete di ogni fascia di età di praticare uno sport educativo e sociale come la pallavolo”.