“Si sono confrontati in famiglia su temi di solito poco dibattuti”, così Amici per la Pelle unisce casa e conceria

Nelle scuole è iniziata la fase creativa
“Ottimo il tema scelto quest’anno per i lavori di Amici per la Pelle, è palpabile il coinvolgimento degli studenti che vi partecipano”. A dirlo è Claudia Trevissoi, docente di arte e immagine della scuola media Banti di Santa Croce sull’Arno, che con le colleghe d’istituto Emilia Daniele e Maria Scaturro, sta seguendo gli alunni impegnati in Amici per la Pelle, il progetto didattico promosso da Unic con Associazione Conciatori e Consorzio Conciatori di Ponte a Egola finalizzato a diffondere la conoscenza dell’industria conciaria nelle scuole.
Proprio i docenti sono tra i protagonisti di questo progetto, aiutando gli studenti nella realizzazione delle loro creazioni. “Una studentessa – aggiunge la professoressa Trevissoi – ha portato in classe delle pelli che le aveva dato il padre, impiegato in una conceria, raccontandoci che grazie ad Amici per la Pelle si sono confrontati in famiglia su temi di solito poco dibattuti in casa, come quello del lavoro e del valore dell’industria conciaria per questo territorio”.
Top secret, per ora, l’idea creativa cui sta lavorando la scuola Banti, con gli alunni che già pensano alla ribalta di Lineapelle, dove vedranno le proprie creazioni sfidare quelle di tanti coetanei provenienti dai diversi distretti conciari italiani. “Un’esperienza formativa che li stimola fortemente attraverso il confronto e grazie alla possibilità che avranno di vivere momenti di grande arricchimento come la partecipazione a Lineapelle oltre a tutto il percorso che li porterà fino a quell’evento, fatto di dialogo, condivisione e apprendimento”.