Rsa Del Campana Guazzesi, Guazzini (CambiaMenti): “Serve uno sforzo comune”

Il Comune intanto avvia un dialogo con la Regione Toscana
“Serve un atto di coraggio, un contributo da recuperare dal disavanzo per scongiurare l’estinzione della Rsa”. E’ l’appello esposto dalla consigliera Manuela Guazzini martedì scorso in consiglio comunale in merito al futuro della Del Campana Guazzesi, Azienda Pubblica di Servizi alla Persona che ha chiuso il bilancio degli ultimi tre anni in rosso, con perdite di 100mila, 167mila e 273mila euro rispettivamente nel 2020, 2021 e 2022.
Una discussione dai toni accesi che ha visto bocciare le proposte presentate congiuntamente dalla lista Cambiamenti, dalla Lega e da Forza Italia e sfumare anche il tentativo della maggioranza di emendare il documento. Intanto il comune mette in campo un’interlocuzione con la Regione Toscana, dopo un audizione in commissione sanità che ha visto protagonisti il sindaco di San Miniato insieme ai colleghi di Volterra e Cascina. La proposta delle opposizioni riguardava una contribuzione di 150mila euro.
“Una situazione deficitaria della quale siamo venuti a conoscenza da poco, solo grazie alla commissione che abbiamo richiesto. Di fronte alla quale comunque il comune non può far finta di nulla – ha denunciato la rappresentante di Cambiamenti Manola Guazzini. – Quello che serve adesso è un’iniezione di liquidità. Sappiamo benissimo che non non si può portare un atto di risanamento di un bilancio, ma se ne può costruire uno con cui questo comune decida di contribuire, iniziando poi un percorso che coinvolga, ad esempio, l’Azienda Speciale Farmacie, come già avviene in tantissimi altri comuni, come a Siena”. Di qui la proposta di Cambiamenti, Lega e Forza Italia di erogare il contributo, da attingere dal disavanzo che il comune proprio in queste settimane sta utilizzando per fare variazioni e rimpinguare varie voci di di bilancio. “Un atto di coraggio” lo definisce Guazzini. “Per scongiurare l’estinzione dell’azienda a seguito della situazione economica, come previsto in questi casi dalla legge Regionale” aggiunge Altini.
Ipotesi rigettata dalla maggioranza, per la quale, come sottolineato dal capogruppo Pd Marco Greco “è troppo facile fare proposte strumentali, peccato che la legge e la Corte dei Conti certe soluzioni non le preveda”. “Le soluzioni possibili sono state tutte vagliate e sono sul tavolo, inserite anche in un atto d’indirizzo” ha spiegato il sindaco Simone Giglioli, parlando anche di una recente audizione avuta in Regione Toscana sul tema caldo delle Rsa, vessate un po’ ovunque dagli anni del Covid e del caro energia.
“C’è la possibilità di richiedere un contributo alla Regione, in virtù della convenzione esistente con l’Asl – ha detto. – E’ inoltre possibile, se si vuole evitare cessioni di rami di azienda o peggio, attivare nuove sinergie con la Società della Salute dell’Empolese Valdelsa come prospettato in varie riunioni, ma sempre a fronte di nuove convenzioni che vada oltre quelle esistenti e prevedano nuove progettazioni. Oppure prevedere convenzioni per la fornitura di materiali, come già facciamo, ad esempio, per il rifornimento degli asili nido con materiali dell’Azienda Farmacie. Non è in nessun modo possibile erogare contributi a pioggia. Anche perché è chiaro a tutti che il problema delle Rsa è di sistema. La barca non sta più in piedi per varie ragioni, ovunque. Anche di questo abbiamo parlato alcuni giorni fa insieme ai sindaci di Cascina e Volterra, che hanno strutture come la nostra, con la commissione sanità della Regione, alla quale abbiamo fatto presente, ad esempio, che strutture come la nostra in certi casi pagano aliquote doppie rispetto ai privati, tipo sull’Irap. Abbiamo sempre lavorato e stiamo lavorando per mettere in campo delle soluzioni, ma ben sapendo che gli strumenti sono limitati”.
Esclusa anche l’ipotesi, avanzata da tempo dalle opposizioni, di una fusione con l’Azienda Speciale Farmacie, per la quale “servirebbe una messa in liquidazione della Rsa” come evidenziato dal primo cittadino. Di necessario intervento della Regione Toscana, intanto, parla il gruppo della Lega. “La Regione ha ricevuto dallo Stato 206 milioni di euro per sovvenire alle necessità delle Rsa scrivono i consiglieri Ferraro, Gregorini e Calvetti. – Poiché sembrerebbe che solo una parte di tale importo sia stato al momento erogato, qualora ciò venisse confermato ci sarebbe ampio spazio per procedere ad erogazioni regionali di emergenza volte ad evitare traumatiche cessazioni e trasferimenti di attività”.