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Spaccio alle Cerbaie, Pilastri riporta la questione in Consiglio: “Documenti su cosa è stato fatto”

3 novembre 2022 | 10:45
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Spaccio alle Cerbaie, Pilastri riporta la questione in Consiglio: “Documenti su cosa è stato fatto”

Mentre è ancora giallo sull’incontro con il Prefetto e a meno di due mesi dal mandato di tutto il consiglio a sindaco e giunta

La questione del fenomeno dello spaccio della droga nell’area delle Cerbaie a Fucecchio torna in consiglio comunale. A proporla è il consigliere del gruppo misto Leonardo Pilastri, che chiede una verifica sugli sviluppi della delibera consiliare approvata all’unanimità lo scorso 13 settembre ed in particolare sull’incontro chiesto al Prefetto che rischia di diventare un autentico giallo.

Il documento approvato da tutti i consiglieri comunali (per approfondire), cosa che non capita di frequente, aveva dato pieno mandato al sindaco e alla giunta a rappresentare nelle sedi e di fronte alle autorità preposte, la volontà espressa dal parlamentino fucecchiese che aveva individuato ed elencato alcuni passaggi e specifiche richieste per il contrasto di questo drammatico problema che mina da tempo la sicurezza e la serenità delle famiglie che abitano nella zona delle Cerbaie.

A distanza di poco meno di due mesi, il consigliere del gruppo misto vuole conoscere, non solo a parole, ma con documenti alla mano: “quali azioni ad oggi siano state intraprese ex novo per tutelare l’incolumità pubblica la vivibilità delle suddette aree con intensità ed impatto maggiore rispetto alla situazione precedente e se e quando sia stata richiesta al Prefetto di Firenze la convocazione di un comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, e se e quando esso abbia avuto luogo, e con quali decisioni e conclusioni. Nel caso in cui esso non abbia, invece, avuto luogo, esplicitarne le motivazioni ed informare, nel caso, il consiglio comunale su eventuali date future in cui esso troverà svolgimento”.

Pilastri, chiede inoltre “se sia stato richiesto, e con quali modalità il concorso di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza nell’organizzazione del servizio di pattugliamento sul territorio delle Cerbaie, se il sistema di videosorveglianza sia stato adeguatamente implementato e se siano state messe in funzione nuove telecamere, se sia stato verificato il corretto funzionamento del sistema di videosorveglianza già installato, specificando modalità del controllo, tempistiche e risultati”.

Tra le altre cose il consigliere del gruppo misto chiede anche di conoscere se sono stati organizzati incontri con i cittadini delle Cerbaie sul tema della sicurezza, lo stato di avanzamento della pratica per la regolamentazione in zona a traffico limitato su alcune strade interessate dal fenomeno, e se sono state intraprese azioni per l’immediato completamento della caserma destinata a tenenza dei carabinieri. Ed infine se sono stati intrapresi contatti con le Forze Armate sia per sollecitare l’addestramento dei reparti nella zona, e sia per verificare possibilità e modalità del ricorso ad aliquote dei contingenti dell’Esercito nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.
Riguardo a quest’ultima ipotesi, la stessa venne proposta già a suo tempo in consiglio comunale dal capogruppo di Forza Italia, Simone Testai, che però non ottenne riscontri positivi.

Correva l’anno 2015. Allora la piaga dello spaccio nelle Cerbaie, forse sottovalutata, era già presente. La richiesta di verifica di Pilastri, che pare deciso a non accontentarsi solo di parole, ma in particolare di documenti comprovanti le azioni svolte, nasce, si legge nel documento presentato, dalla convinzione che “l’implementazione delle misure richieste dal consiglio comunale alla giunta ed al sindaco al momento non pare al momento evidente almeno nei termini richiesti dal parlamentino fucecchiese”. Spetterà ora al presidente del consiglio comunale inserire l’interpellanza all’ordine del giorno del consiglio comunale, ed al sindaco Spinelli rispondere, ed in particolare, documentare le azioni intraprese.