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Nuovo Marconi a Ponte a Egola, prende forma il progetto

27 ottobre 2022 | 21:57
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Nuovo Marconi a Ponte a Egola, prende forma il progetto

Un incarico affidato ai tecnici. Avanti con il rifacimento della facciata al vecchio istituto

Progetto in arrivo sul Cattaneo al posto del vecchio Marconi. Avanti sul rifacimento della facciata nel 2023-24 e nuovo Marconi (probabilmente) a Ponte a Egola. E’ questo ciò che emerso dal consiglio comunale aperto sul futuro dei licei tenutosi questa sera 27 ottobre all’auditorium dell’Itc.

Il consesso, tenutosi in seduta pubblica e aperta ieri sera all’Auditorium dell’Itc su richiesta delle opposizioni, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia Massimiliano Angori e di vari amministratori dei comuni del distretto. I soldi ancora non ci sono, sono tutti da recuperare, ma il passaggio dalla fase dei semplici studi di fattibilità a quella pre progettuale, almeno per il Cattaneo e per l’area della sede storica del Marconi in via Catena, c’è tutta. Il rifacimento, poi, della facciata dell’istituto tecnico, è in fase ancora più avanzata. A dare contezza di questi lavori, che entreranno nella fase più concreta entro il 2023, è stato proprio il presidente Angori, dopo una digressione sulla lunghissima storia della “questione Marconi”.

“E’ stato dato incarico ad un tecnici per la redazione di un vero e proprio progetto – ha detto il presidente della Provincia sul futuro dell’area dell’ex Marconi –. Lo abbiamo fatto alla luce di tutti gli studi fatti in questi anni, che ci parlano di un edificio non più idoneo, ma anche di un versante che necessiterà di lavori di consolidamento, che contiamo di finanziare grazie ai bandi che periodicamente mette a disposizione la Regione Toscana sulla sistemazione idrogeologica del territorio”. Una riqualificazione in tre atti della sede del vecchio liceo, che vede il comune impegnato a ideare laboratori, una palestra e aree didattiche al vicino Cattaneo “raddoppiato negli ultimi trent’anni” come ha sottolineato più volte il primo cittadino sanminiatese.

“A breve ci sono buone probabilità di delineare le tre fasi del lavoro che andrà fatto – ha detto il sindaco su via Catena –. Valutare l’abbattimento parziale o totale della sede del vecchio liceo, stabilizzare il versante e ricostruire strutture al servizio del Cattaneo”. Sul nuovo Marconi, quello del futuro, il primo cittadino non si è scostato di una virgola da quanto detto in questi anni. “Quando ho avuto l’onore di frequentare il Marconi gli studenti erano meno di 500 – ha detto Giglioli –. Questa scuola, grazie al grande lavoro di professori, amministrativi e dei presidi che si sono succeduti, malgrado tutte le difficoltà, ha saputo dimostrare di essere davvero una scuola di carattere comprensoriale, uno spazio c’è e può crescere ed è cresciuto, superando quota 700 studenti. E’ impensabile riportare qualcosa del genere in via Catena”.

Si continua, quindi, a parlare di Ponte a Egola. Quel campo delimitato dai cipressi fra l’abitato di Molino d’Egola ed il distributore di benzina lungo la provinciale. “Un’area che presentava una sola criticità, quella della pericolosità idraulica segnalata dalle carte e dalle normative urbanistiche – ha detto il sindaco – ma che in realtà è stata superata dai tanti interventi che sono stati fatti lungo il bacino dell’Arno e dell’Egola in questi anni”. Si tratterebbe, in pratica, di aggiornare le carte. “Stiamo aspettando dal Consorzio di Bonifica e dagli enti preposti le carte necessarie a predisporre questo aggiornamento. A quel punto e con i lavori previsti anche in via Catena, potremo davvero progettare il futuro di due scuole con spazi idonei e strutture sportive dedicate”.

Ferma, invece, la posizione della lista Cambiamenti e di Manola Guazzini, per la quale “la strada percorribile è quella della riutilizzazione dell’area della sede attualmente abbandonata in via della Catena e delle aree adiacenti per una soluzione che preveda la collocazione delle due istituzioni scolastiche autonome del Comune di San Miniato e di tutti i loro indirizzi all’interno di un polo scolastico integrato”. “E’ dal 2019, dalle primissime settimane di insediamento dell’attuale Amministrazione Comunale, che noi del gruppo consiliare CambiaMenti, anche facendoci portavoce di associazioni e comitati di cittadini, abbiamo ripetutamente richiesto la convocazione di questo Consiglio” ha ribadito Guazzini, che sull’ipotesi di un liceo nuovo di zecca e di una nuova collocazione ha voluto ribadire come “la ricerca appaia debole agli occhi della stessa Amministrazione Comunale” che “nella sezione strategica del DUP 2022-2024 ha evitato di riproporre ipotesi fantasiose” dando solo “un’indicazione di tipo procedurale”.