“Mancano i giochi e abbondano i rifiuti”, i giardini di piazza XX settembre chiedono più attenzione




La pulizia non basta però: serve più senso civico
Alzano la voce, non a torto, alcuni cittadini a Fucecchio per le condizioni dei due giardini pubblici che si trovano in piazza XX settembre: quello che si trova sul fianco destro della scuola elementare Carducci avrebbe bisogno di qualche struttura ludica in più e quello che si trova invece sul fianco sinistro, lato viale Buozzi, avrebbe bisogno di una più attenta e puntuale pulizia causa i frequenti bivacchi nelle ore serali e notturne.
Cartellino giallo quindi per il giardino la Laguna della Sirenetta dove di recente è stato posizionato il monumento dedicato alle vittime del lavoro. Molto frequentato dai bambini, alcuni genitori lamentano la mancanza di un numero adeguato di giochi. Al momento utilizzabile ce ne è solo uno, ma i bambini che frequentano quel parco sono tanti e necessitano di qualche struttura in più per potersi divertire tutti. Anche le panchine presenti hanno bisogno di un’accurata manutenzione e i cestini dei rifiuti di essere svuotati più spesso.
Cartellino rosso invece per il giardino dove si trova il monumento ai Caduti delle guerre. Di giorno è frequentato dai cosiddetti “capitellisti” ossia i pensionati che fino a qualche tempo fa si ritrovavano a fare “capannello” in piazza Montanelli ed ora si sono spostati in questa porzione di piazza XX settembre. Qui il discorso è un po’ diverso. Forse una più puntuale pulizia in particolare nel tratto adiacente al muro della scuola sarebbe opportuna, ma il problema principale è lo scarso senso civico di chi vi si trattiene in tarda serata o durante la notte.
Quel che i cittadini lamentano sempre più spesso, sono le conseguenze dei bivacchi e quindi i rifiuti che vi vengono abbandonati e lasciati alla vista di molti. A ciò si aggiunge quanto avviene la notte: secondo i residenti questo luogo è diventato una piccola piazza di spaccio. Un triste fenomeno che dal prossimo autunno potrebbe ulteriormente espandersi favorito dallo spegnimento dei lampioni della pubblica illuminazione.