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Aquatempra riapre la piscina, salvagente da 168mila euro lanciato dai Comuni

20 settembre 2022 | 15:36
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Aquatempra riapre la piscina, salvagente da 168mila euro lanciato dai Comuni

Oltre al nuoto libero, riprenderanno i corsi di nuoto, di fitness e per il benessere

I Comuni di Santa Croce sull’Arno e Fucecchio lanciano il salvagente alla piscina intercomunale. Ammonta infatti a 84.060,82 l’ulteriore incremento del corrispettivo che ciascuna delle due giunte comunali ha deciso di elargire a favore di Aquatempra gestrice dell’impianto per consentirne la riapertura lunedì 26 settembre.

Oltre al nuoto libero, riprenderanno i corsi di nuoto, di fitness e per il benessere (iscrizioni aperte da mercoledì 21 settembre). I sindaci Alessio Spinelli e Giulia Deidda avevano detto che avrebbero fatto il possibile per far ripartire la stagione entro la fine del mese e arrivare almeno a dicembre con l’attuale assetto societario (qui la notizia), e in effetti così è stato.

Già in precedenza, sulla base delle risultanze del Bilancio di Previsione 2022 di Aquatempra, ciascuno dei due enti aveva impegnato la somma di 116.317,64 euro per la corresponsione dell’incremento del corrispettivo relativo all’anno 2022 al soggetto affidatario in aggiunta all’importo già impegnato inizialmente di 57.165,20 euro.

Le due giunte quindi, per mantenere un servizio al momento unico sul territorio, hanno dovuto calare un altro carico da undici per dare la possibilità ai cittadini di usufruire di nuovo dell’impianto del quale in tanti attendono la riattivazione e non sono per fare sport o divertirsi, ma anche per motivi legati alla salute fisica. In prospettiva vi è anche il progetto della realizzazione di vasche all’aperto così da utilizzare lo spazio e il servizio tutto l’anno. Come scritto nei giorni scorsi, l’aumento dei costi dell’energia e le difficoltà più volte lamentate dalla società Acquatempra avevano per un po’ fatto temere il peggio. I due Comuni hanno aumentato il contributo economico ma quesro potrebbe non bastare: al vaglio c’è anche la possibilità di aumentare il costo dell’ingresso, fermo da almeno 10 anni.