Una rosa per Ascanio Masini nel giorno della Liberazione





Con il consigliere comunale Lambertucci c’era anche il pronipote Filippo
“Sono felice di aver avuto accanto a me il piccolo Filippo, di solito molto schivo a queste cose, perché rappresenta un ponte ideale tra il passato e il presente, tra una generazione santacrocese martoriata dalla dittatura e quella libera che oggi deve imparare a gestire al meglio i diritti dei quali gode grazie spesso al sacrificio della prima”. Filippo è l’ultimo pronipote di Ascanio Masini, uno dei martiri del nazifascismo ai quali Santa Croce sull’Arno ha dedicato una via e ricordati oggi 1 settembre nell’anniversario della Liberazione.
Filippo ha partecipato alla cerimonia insieme al consigliere comunale Alessandro Lambertucci. “Oggi – racconta il capogruppo di Per un’altra Santa Croce – ho messo in atto un piccolo strappo al cerimoniale che il Comune ha predisposto per festeggiare la liberazione di Santa Croce e rendere omaggio ai martiri del nazifascismo. A portare una rosa in via Ascanio Masini mi sono presentato con il suo piccolo ed ultimo pronipote che, saputo dell’evento, ha manifestato una determinazione a parteciparvi fuori dal comune per i suoi 8 anni, quasi si sentisse scritto nel proprio Dna un richiamo familiare molto particolare”.
Ascanio Masini, che era di poco più grande di Filippo, “godeva delle stesse euforie giovanili, magari giocava alla guerra con i soldatini come fa oggi Filippo con la sua PlayStation, ma soprattutto viveva la sua spensieratezza giovanile senza preoccuparsi minimamente che quel mondo, che i piú grandi avevano costruito per la sua generazione, gli avrebbe strappato tutto assieme alla futura consapevolezza, una volta divenuto maggiorenne, che quel mondo era completamente sbagliato. Ascanio é morto così, nell’innocenza giovanile ma, non per questo, la sua morte é meno significativa di altre nell’esortare ancora oggi i santacrocesi e, soprattutto, i piú giovani a festeggiare l’avvenuta liberazione di Santa Croce e la riconquistata libertà di ogni uomo”.