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“La colpa non è di nessuno in particolare” e neppure la proprietà: una visura per decidere chi curerà il giardino di Largo della Fragola Rossa

7 agosto 2022 | 09:05
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“La colpa non è di nessuno in particolare” e neppure la proprietà: una visura per decidere chi curerà il giardino di Largo della Fragola Rossa
“La colpa non è di nessuno in particolare” e neppure la proprietà: una visura per decidere chi curerà il giardino di Largo della Fragola Rossa
“La colpa non è di nessuno in particolare” e neppure la proprietà: una visura per decidere chi curerà il giardino di Largo della Fragola Rossa
“La colpa non è di nessuno in particolare” e neppure la proprietà: una visura per decidere chi curerà il giardino di Largo della Fragola Rossa
“La colpa non è di nessuno in particolare” e neppure la proprietà: una visura per decidere chi curerà il giardino di Largo della Fragola Rossa

L’amministrazione comunale ha incontrato l’amministratore dei palazzi e il cittadino che aveva segnalato il problema

“L’incontro è stato positivo: ci siamo parlati senza veli, sottolineando che la colpa non è di nessuno in particolare, anzi ci sono anche persone dei nostri palazzi che depositano i rifiuti in modo inadeguato. Ma ora l’importante è trovare un accordo comune“.

E’ un arrivederci, quindi, quello tra l’amministratore dei palazzi che affacciano sul giardino Massimiliano Sedoni, il vicesindaco di Santa Croce sull’Arno MarcoBaldacci e Marco Savari in merito alle condizioni in cui versa il giardino di Largo della Fragola Rossa a Santa Croce sull’Arno. Dopo l’interessamento del nostro giornale (questo), le parti coinvolte si sono incontrate.

“La proposta che abbiamo fatto all’amministrazione comunale – racconta Savari – è quella di installare una telecamera mobile su via Gobbetti così come di mettere più cestini, anche piccoli, nel giardino di Largo della Fragola Rossa, aumentando i controlli da parte delle giacche verdi e della polizia municipale. In poche parole, servono dei deterrenti per le persone che limitino parzialmente i loro comportamenti sbagliati”.

Dall’incontro inoltre, è emerso che non è ben chiaro, dagli anni ’70 in poi, a chi appartengono il giardino e via Gobbetti: il sospetto è che i due luoghi siano in realtà dei proprietari dei palazzi e non del Comune. Nei prossimi giorni, dunque, si farà una misura catastale per stabilire l’appartenenza dei due luoghi e da questa, eventualmente, potrebbe scaturire una chiusura del giardino con cessione agli abitanti dei palazzi. “È vero che in questo modo il Comune subirebbe la perdita di un terreno, ma è anche vero che guadagnerebbe a livello di immagine dal momento che gli abitanti dei palazzi se ne prenderebbero cura, considerando anche che gli edifici verranno ristrutturati ad ottobre grazie al superbonus. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale di trovare insieme una soluzione adatta per tutti”.