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Keu, Arpat costituisce un gruppo di lavoro per supportare le indagini

3 agosto 2022 | 19:39
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Keu, Arpat costituisce un gruppo di lavoro per supportare le indagini

E garantire comportamenti omogenei su tutto il territorio regionale interessato

La maxi inchiesta della Dda di Firenze ha chiuso la fase preliminare solo per 13 persone tra le tante altre coinvolte, il fronte calabrese delle indagini. Per il resto, l’attività di investigatori e inquirenti prosegue senza sosta e in varie direzioni in attesa che il Csm nomini il nuovo capo della Procura di Firenze e quindi della direziona distrettuale antimafia.

Oltre allo studio in corso sul keu che vede coinvolta la Regione Toscana, l’università di Pisa e Arpat(per approfondire), ora è al via un progetto interno all’agenzia regionale. Scopo del gruppo è quello di garantire comportamenti omogenei su tutto il territorio regionale interessato, sia per fornire supporto all’Autorità giudiziaria che per svolgere le attività istituzionali. Si legge infatti in una nota di Arpat: “Arpat ha recentemente istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare con lo scopo di coordinare e curare le attività inerenti l’utilizzo di materiali riciclati contenenti Keu, causa potenziale di contaminazione delle matrici ambientali. Rilevante è infatti l’impegno richiesto all’Agenzia in relazione alla cosiddetta inchiesta Keu, condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Firenze e che vede interessati numerosi siti del territorio regionale nei quali sono stati utilizzati materiali potenzialmente contaminanti.

Le attività che impegnano Arpat sono sia quelle riguardanti la collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, per lo svolgimento delle ulteriori necessarie indagini, sia quelle connesse con il controllo ambientale e il supporto agli Enti”. E ancora: “La Regione Toscana, dal canto suo, ha costituito un Tavolo regionale di coordinamento, per affrontare in modo unitario le problematiche ambientali riguardanti i diversi siti interessati. Anche Arpat, nell’ambito delle proprie specifiche competenze, è impegnata a supportare i lavori del Tavolo con attività straordinarie, nonché a fornire il proprio contributo, laddove richiesto, ai soggetti istituzionali coinvolti”.

Conclude la nota: “Le attività straordinarie riguardano principalmente accertamenti sui materiali rinvenuti nei vari siti interessati, contributi tecnici per la definizione della campagna di indagini sullo stato di eventuale contaminazione delle matrici ambientali, verifica e validazione delle attività svolte dai soggetti interessati, valutazione ed interpretazione dei risultati complessivi delle indagini. Vista quindi la rilevanza dell’impegno richiesto all’Agenzia, l’ampiezza del territorio interessato e la varietà di competenze tecniche richieste, Arpat ha ritenuto importante garantire una gestione unitaria e omogenea delle attività svolte dalle varie strutture, attraverso l’istituzione del gruppo di lavoro, che è coordinato dalla direzione tecnica dell’Agenzia”.

Le indagini della Dda intanto proseguono su tutti i fronti.