“Un nuovo consiglio per un’associazione nuova”, quella dei Tartufai delle Colline Sanminiatesi. Battini confermato presidente





Sono 20 i nuovi consiglieri. “Ci concentreremo in particolare a incrementare le risorse finanziarie per salvaguardia e miglioramento dell’ambiente tartufigeno”
L’associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi ha un nuovo consiglio direttivo. Eletto dall’assemblea dei soci lo scorso 20 giugno a San Miniato, si è insediato e ha espresso le nuove cariche associative. Sono 20 i nuovi consiglieri. Riconfermati Renato Battini come presidente, Andrea Acciai e Guido Franchi come vice, Marco Mansani come responsabile dei lavori nelle tartufaie gestite dall’Associazione.
“Prima di tutto – ha detto il presidente Battini – un sentito ringraziamento ai numerosissimi soci che con il voto assembleare hanno rinnovato i componenti del consiglio direttivo dell’Associazione che, mi preme ribadire, costituisce quella con il maggior numero di associati in Toscana e una delle più grandi in Italia. Quindi ai componenti del consiglio direttivo che mi hanno rinnovato la fiducia sulla base di quanto svolto nel corso dell’ultimo mandato ma soprattutto in relazione all’attuazione del prossimo programma triennale, giusto mix tra innovazione e tradizione, e che potremmo sintetizzare nel valorizzare la libera ricerca ed i valori identitari, culturali e sociali dei tartufai associati.
Del resto il riconoscimento di fine anno 2021 Unesco della cerca e cavatura del tartufo come patrimonio immateriale dell’Umanità (qui per approfondire), sul quale abbiamo da sempre creduto, se da un lato ce lo impone dall’altro ci offre numerosissime opportunità che per essere colte ci richiederanno un salto di qualità sul piano della visione di prospettiva che della progettualità di territorio. Dal punto di vista dell’innovazione importante avere inserito nel consiglio direttivo nuovi soci, giovani, donne, le cui competenze, impegno e entusiasmo, saranno sicuramente utili a far crescere la nostra associazione e potenzialmente costituirne, a breve, i nuovi vertici. Siamo consapevoli di far parte di una comunità assai più vasta e per questo confermiamo le nostre partecipazioni strategiche alla Federazione Nazionale delle Associazioni Tartufai Italiani Fnati, nel consiglio direttivo e in Unione Regionale Associazioni Tartufai Toscane Uratt come presidenza e segreteria, in particolare per la discussione sulle modifiche da apportare al quadro normativo sul tartufo.
La caduta del Governo Draghi sicuramente imporrà il blocco della discussione per quello nazionale; è da troppo tempo che tutti i raccoglitori e gli operatori del tartufo attendono questo basilare provvedimento. Ne stiamo continuando tuttora a parlare in ottica regionale, attraverso il testo elaborato dalla Regione Toscana che raccoglie anche le nostre osservazioni condivise con Uratt. Ci auguriamo che le divergenze su alcuni punti per noi qualificanti, come il porre limiti di superficie per l’apertura di tartufaie controllate di privati, possano essere superate grazie alla mediazione dell’assessora regionale Stefania Saccardi”.
Sul territorio, invece, “contiamo sempre più a integrare l’Associazione nel contesto dello sviluppo sociale ed economico del territorio caratterizzato dal tartufo bianco delle colline sanminiatesi, come è noto costituito da 30 comuni in base alla legge regionale. Se da un lato l’adesione come partner dell’Ambito Turistico Terre di Pisa e della Strada del Vino delle Colline Pisane è da tempo consolidata, dall’altro stiamo puntando a sviluppare sinergie con le istituzioni locali per condividere iniziative e manifestazioni di promozione e valorizzazione che vedano nel tartufo l’indiscusso protagonista. Per fare questo anche sotto l’aspetto puramente formale stiamo definendo le procedure per l’inserimento tra i soci onorari dell’Associazione, come prevede lo Statuto associativo, dei comuni di San Miniato, Palaia, Montopoli Valdarno e Castelfiorentino.
Un capitolo a parte merita la Fondazione San Miniato Promozione, anch’essa inserita tra i soci onorari, alla quale riconosciamo il titolo di soggetto attuatore delle principali iniziative progettuali legate alla valorizzazione del tartufo in ambito di San Miniato e con la quale contiamo di qualificare ulteriormente il rapporto di collaborazione esistente fornendo appoggio con i nostri tartufai e i loro cani per dimostrazioni di cerca e cavatura del tartufo, oppure in occasione di riconoscimenti a personalità di vario genere come nel caso del nostro premio Un tartufo, una storia che vanta tra gli assegnatari sportivi come Igor Protti, Francesco Moser e il Touring Club Italiano. Puntiamo quindi a un deciso salto di qualità della nostra attività che dia il segnale di una forte attenzione alle esigenze sia dei nostri soci che dei numerosi portatori di interesse nel mondo del tartufo, mettendo loro a disposizione più servizi e opportunità di crescita.
Ci concentreremo in particolare per incrementare le risorse finanziarie a disposizione con lo scopo prioritario della salvaguardia ed il miglioramento dell’ambiente tartufigeno, a partire da quello degli oltre 180 ettari di tartufaie in gestione all’associazione situate nel comuni di San Miniato, Palaia, Montaione e Castelfiorentino che intendiamo ulteriormente incrementare come superficie; scopo che consente inoltre di rafforzare il ruolo sociale dell’associazione. Due sono i percorsi principali per incrementare le risorse: il primo è legato a rafforzare la partecipazione ai bandi regionali o comunitari; il secondo a sviluppare attività, compatibili con il dettato statutario, a servizio di operatori legati al turismo enogastronomico mettendo loro a disposizione le nostre tartufaie di maggiore pregio, tartufai esperti e cani selezionati”.
“Un nuovo consiglio per una associazione nuova è l’essenza del nostro agire”. Nuova, anche con l’acquisizione di macchinari e strumentazione per l’esecuzione dei lavori di miglioramento delle tartufaie.