Movimento Shalom in partenza per l’Ucraina: “Aiuteremo i bimbi orfani di guerra”

Don Andrea Pio Cristiani: “Vogliamo portare un’azione di resistenza passiva alla mostruosità delle guerre”
È stato presentato questa mattina (7 luglio), nella sede della Movimento Shalom a San Miniato il programma del viaggio di solidarietà in Ucraina, che si svolgerà dall’11 al 14 luglio. Lo scopo del viaggio è quello di è quello di sostenere non solo la popolazione del territorio colpita dalla guerra, ma soprattutto i bambini vittime innocenti di una follia omicida. Il progetto, dunque, consiste nell’aiutare concretamente le vittime e gli orfani di guerra attraverso non solo beni materiali, ma anche attraverso dialogo e preghiera.
“Siamo fortunati perché partiamo in un momento particolare per la comunità cattolica dell’Ucraina vista la situazione; infatti, il 12 luglio avremo un incontro con il vescovo di Przmysil e le comunità religiose polacche. Inoltre, incontreremo i profughi che vivono questa guerra e sicuramente questa esperienza di solidarietà nei confronti di coloro che soffrono ci farà tornare arricchiti rispetto a quando siamo partiti”, ha dichiarato il generale di brigata Antonio Zarcone.
“Shalom è la struttura portante di uno status civile. – ha dichiarato don Andrea Pio Cristiani – Il fatto che torniamo un’altra volta in Ucraina sottolinea l’importanza della nostra missione umanitaria. È nella natura del nostro movimento muoverci nei paesi guerra dove riversano i bisognosi. Noi siamo determinati a continuare il nostro obiettivo di pace dopo quasi 50 annidi vita del nostro movimento, sottolineando che tutto il nostro lavoro è soprattutto per tutti i bambini. Shalom è una scelta di vita, lo sei sempre, a tempo pieno. Con questa guerra siamo davanti a uno dei più grandi fallimenti umani perché tutti i trattati firmati nel dopoguerra si sono dimostrati inaffidabili, gli stati hanno fallito. Dove sono la diplomazia? Dov’è il dialogo? Dov’è l’unità di cui tanto si parlava in questa Europa che doveva essere la culla dei diritti? Voglio anche dire – aggiunge don Andrea – che in questa guerra non ci sono vincitori, ma solo sconfitti. Noi dello Shalom partiamo da sconfitti, ma continuando a credere in valori celebrati anche da Papa Francesco come la fratellanza, di cui, se posso permettermi, il Monsignor Migliavacca è uno dei migliori rappresentati. Noi come Movimento Shalom vogliamo implementare il nostro dialogo fatto da cittadini comuni, fratelli.
“È la seconda volta che mi reco in Ucraina – aggiunge il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli – ma sono rimasto talmente toccato dalla condizione degli ucraini che voglio andare a vedere com’è la situazione adesso a distanza di mesi per comprendere lo stato in cui si trovano le persone. Il messaggio che voglio mandare è anche quello che i conflitti bellici possono avere luogo nuovamente e non sono purtroppo un fatto limitato alle due guerre mondiali. Mi addentro volentieri in quei luoghi per aiutare chi ha veramente bisogno e chi muore sotto le fucilate. Vedere che oggi la geopolitica parla più di armi che di dialogo e mediazione, dimostra che non siamo così avanti come pensavamo, ma spero che per spirito di emulazione altri ci seguano in questa impresa umanitaria”.
“Voglio mettere in evidenza che questa missione è composta da volontari – dice Vieri Martini, presidente del Movimento Shalom – quindi da persone che hanno scelto di assentarsi da lavoro per darsi da fare e portare un sostegno spirituale e concreto ai profughi. Voglio ringraziare dunque l’amministrazione comunale e le autorità religiose che prenderanno parte al nostro viaggio. Con tre furgoni e un automezzo per il traporto persone porteremo materiale di primo soccorso (garze sterili, disinfettanti, guanti sterili, ghiaccio pronto uso, cerotti, forbici, lacci emostatici, pinzette da medicazione, cotone idrofilo e molto altro), materiale per l’igiene delle persone (per bambini e case soprattutto), materiale vestiario per bambini da 0 a 12 anni insieme ad alimenti a lunga conservazione per bambini neonati, materiale didattico e di cancelleria e infine contributi economici per i centri di accoglienza dove principalmente si trovano donne, bambini, anziani e uomini portatori di handicap”.
Presente anche il volontario Giovanni Giannoni per rappresentare l’iniziativa Rock & Peace for Ucraina realizzata a Forcoli, grazie alla quale sono stati raccolti 7mila euro che si inseriscono in un totale di oltre 20mila euro tra valore della merce e contributi raccolti tra privati, soci Shalom, dall’Azienda speciale Farmacie di San Miniato, dall’azienda Real Silva e da Crédit Agricole.
“Oggi sono qui come testimone di un gruppo che si è militato per lo sdegno della guerra e di qualsiasi forma di violenza attraverso la musica. – dichiara Giovanni Giannini e continua – In realtà Nicola Monti è stato l’ideatore del concerto per raccogliere i fondi per l’Ucraina, anche se la nostra mission è più in generale quella di aiutare le persone bisognose in condizioni di disagio senza guardare alle bandiere del paese di cui fanno parte”.
“In ultima battuta – afferma Don Andrea – voglio aggiungere che questo viaggio ha anche uno scopo esplorativo perché si presuppone di individuare i bisogni delle persone dandogli delle risposte e trasmettendo i valori di fraternità e pace”.
Per quanto riguarda il programma, la partenza è prevista l’11 luglio da San Miniato con arrivo la sera a Przemysil. Nei giorni a seguire ci sarà un incontro con il vescovo della città, la visita ad alcuni istituti di accoglienza con la consegna del materiale. Il 13 luglio il gruppo si sposterà a Leopoli dove ci sarà nuovamente un incontro con il vesco e la consegna del materiale ai centri di accoglienza. Il rientro è previsto per il 14 luglio.