Multe al semaforo di Cerreto Guidi, cosa può fare chi ha ricevuto il verbale

In un incontro, la sindaco ha detto di non poter fare niente ma i cittadini imputano al Comune la mancata comunicazione
“L’unica strada percorribile è quella di presentare ricorso nelle sedi preposte, il Comune di Cerreto Guidi non ha alcun potere al riguardo”. E’ la risposta che gli abitanti di Lazzeretto e dintorni si sono sentiti dare dal loro primo cittadino, Simona Rossetti, nel corso di un incontro che si è svolto lunedì (20 giugno) al circolo ricreativo Pietro Tozzini nella frazione in relazione alla vicenda delle multe al semaforo che regola l’incrocio per Cerreto Guidi e Stabbia (questa).
Una vicenda che da marzo sta creando tensione ed apprensione tra gli abitanti di Cerreto Guidi ma anche tra quelli dei comuni limitrofi che ogni giorno attraversano l’incrocio. Tutto ha avuto inizio da marzo, quando all’impianto semaforico sono state attivate le telecamere (T-Red), per l’accertamento delle infrazioni di chi passa con il rosso, in particolare alla colonnina semaforica posta su via 2 settembre dove molti automobilisti avevano la pessima abitudine di passare il primo semaforo, nonostante fosse rosso, per poi fermarsi al secondo.
Un comportamento che il codice della strada non consente, e da qui erano partite multe a raffica, (si parla di alcune migliaia in due mesi) a carico di molti automobilisti, alcuni dei quali se ne sono viste recapitare diverse, anche una decina o più. Nell’incontro che si è svolto lunedì al circolo della frazione ci sono state polemiche e proteste, e la sindaca, ammettendo che le infrazioni possono essere state commesse in buona fede, ha dichiarato di non poter far niente al riguardo.
Per alcuni invece avrebbe potuto fare molto prima dell’attivazione degli occhi elettronici come ad esempio un comunicato stampa di avvertimento o rendere pubblica la cosa sul sito istituzionale del Comune come spesso avviene per tutte le questioni che riguardano i cittadini. Se questo fosse avvenuto molte sanzioni, e tutto l’iter successivo, e non solo economico, sarebbero state evitate.
Nel caso di passaggio con il semaforo rosso infatti il codice della strada, oltre alla sanzione di euro 167 o 222 a seconda se sia commessa di giorno o di notte ossia dopo le 22 fino alle 7 del giorno successivo, prevede anche la decurtazione di sei punti sulla patente, e la sospensione della stessa nel caso di recidiva biennale. Sono in tanti ad aver ricevuto più di un verbale, per cui per molti vi è alche il rischio di restare senza patente per diverse settimane.
A questo punto per i multati, molti quelli presenti all’incontro, la strada si fa davvero in salita, e si profilano due possibili soluzioni: il ricorso al Prefetto di Firenze o al Giudice di Pace di Empoli. Nel primo caso c’è il rischio che in caso di soccombenza la sanzione possa addirittura raddoppiare, nel secondo occorre lasciare anche una cauzione al momento della presentazione del ricorso. Per chi avesse invece ricevuto più verbali può presentare un ricorso unico per tutti.
Per quanto concerne la cauzione per il ricorso al Giudice di Pace di Empoli per importi non superiori a 1.100 euro si paga un contributo unificato di 43 euro; per importi superiori a 1.100 euro e fino a 5.200 euro si paga un contributo unificato di 98 euro; per importi superiori a 5.200 euro si paga un contributo unificato di 237 euro.
L’obbligo di presentazione dei dati relativi alla patente di guida relativi al verbale o ai verbali ricevuti dovranno essere comunque presentati al nucleo territoriale Valdarno Ovest della polizia locale, pena un ulteriore sanzione di 250 euro. Nel caso di sospensione della patente in base alle nuove disposizioni l’interessato può rivolgere istanza alla Prefettura di Firenze per ottenere un permesso di guida temporaneo limitatamente al periodo di tempo per raggiungere il luogo di lavoro e viceversa, o compiere qualsiasi altra operazione familiare strettamente indispensabile e documentata.