Circa 7mila interventi e 230 indagini: il bilancio della Guardia di Finanza. La festa a Pisa




A San Miniato rilevate irregolarità sull’utilizzo di 363mila euro a fondo perduto
Nel corso della celebrazione del 248esimo anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, questa mattina 24 giugno nella sede del comando provinciale di Pisa, sono state consegnate dalla viceprefetto di Pisa Emanuela Saveria Greco e dal sostituto procuratore della Repubblica di Pisa Giovanni Porpora le ricompense di ordine morale del livello Encomio Solenneai militari che si sono particolarmente distinti in due brillanti operazioni di servizio.
Per l’operazione “Petroloro” sono stati premiati: il tenente colonnello Pasquale Sisto, il luogotenente carica speciale Carmine Ferrara, il maresciallo ordinario Fernando Guglietta e maresciallo ordinario Giovanni Sannullo, in forza al nucleo di polizia economico. Per l’operazione “A-team”, invece, sono stati premiati: il luogotenente carica speciale Sergio Albini, il maresciallo aiutante Domenico Saccinto, il brigadiere Alessio Casati, il vicebrigadiere Danilo Atzeni, in forza al nucleo mobile della compagnia di Pontedera.
L’occasione è stata anche per fare il punto sull’attività dei Finanzieri nell’anno concluso. Nel 2021 e nei primi cinque mesi del corrente anno, la Guardia di finanza di Pisa ha eseguito circa 7mila interventi ispettivi e 230 indagini per contrastare gli illeciti economico finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Per quanto riguarda il contrasto delle frodi sui crediti di imposta e dell’evasione fiscale, sono stati individuati 21 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 33 lavoratori in “nero” o irregolari. Scoperti, inoltre, 2 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. Denunciati anche soggetti per reati tributari, accise, controlli doganali, gioco illegale e attività di contrabbando che hanno portato al sequestro di 131 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione nell’emergenza, poi, non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di 107 controlli, che hanno consentito la denuncia di 14 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 840mila euro. A tal proposito, l’attenzione è posta sull’operazione di servizio eseguita dalla compagnia di San Miniato, nell’ambito dei controlli eseguiti dal Corpo sulla percezione dei contributi erogati in occasione della trascorsa emergenza pandemica, nel corso della quale sono state rilevate irregolarità nell’utilizzo di oltre 363mila euro a fondo perduto,finalizzati a favorire la produzione di mascherine chirurgiche, da parte di un’azienda di San Miniato, operante nel settore dell’abbigliamento. L’incentivo, introdotto con il Decreto “Cura Italia”, era riservato alle imprese che intendessero avviare la riconversione di una unità produttiva per la produzione e la fornitura, allo Stato e al mercato, di dispositivi medici e di protezione individuale, in virtù dell’elevato fabbisogno di questi beni essenziali nell’ambito dell’emergenza sanitaria per il Covid-19. All’esito di questa indagine, riconoscendo l’illiceità della condotta dell’impresa, il Tribunale di Pisa, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di sequestro preventivo, eseguito dai finanzieri della compagnia di San Miniato, sottoponendo a misura cautelare la somma di 363mila e 743,10 euro, corrispondente all’importo del contributo a fondo perduto ed un ulteriore sequestro sui macchinari oggetto di alienazione (per saperne di più).
Un impegno importante è stato dedicato alcontrollo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del Pnrr, in vista del quale la Guardia di finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti.
In materia di riciclaggio e auto riciclaggio sono 3 gli interventi eseguiti che hanno consentito la denuncia alla competente autorità giudiziaria di 6 responsabili e la proposta di sequestro di beni per un valore di oltre 200mila euro. A circa 90mila euro ammontano, invece, i sequestri per usura, reato per il quale sono stati denunciati 11 soggetti, di cui 8 tratti in arresto.