Prima prova per la maturità 2022, più luci che ombre per gli studenti del comprensorio

Dal verismo di Verga all’iperconnessione e all’ambiente le tracce di quest’anno hanno soddisfatto gli alunni di Cattaneo e Marconi
Esami di stato al via, per quasi quattrocento ragazzi del comprensorio del Cuoio. Sono infatti 383 gli studenti che questa mattina a partire dalle 8,30 avevano l’appuntamento con uno dei momenti più significativi, la prima prova della maturità.
Sul fronte dei numeri a farla da padrone come sempre l’Istituto Checchi di Fucecchio, che porta 191 ragazzi e ragazze di quinta, mentre sono 94 e 98 rispettivamente gli studenti che si confronteranno con l’italiano al Marconi e al Cattaneo. Questa mattina il plico elettronico con le prove è stato aperto alle 8,30. I ragazzi avranno in tutto sei ore per misurarsi con le varie tematiche. Domani, invece, la “bestia nera” di ogni tornata di esami di Stato: le prove scientifiche e d’indirizzo, che significa matematica per gli scientifici, diritto per le scienze umane.
Era una ragazza bruna, vestita miseramente; aveva quell’attitudine timida e ruvida che danno la miseria e l’isolamento…. Sono queste le prime parole che i ragazzi hanno letto dal plico del Ministero: la prima traccia guarda al verismo e all’Ottocento, con Giovanni Verga e la sua Nedda, bozzetto pubblicato il 15 giugno del 1874 sulla Rivista Italiana e nello stesso anno dall’editore Brigola a Milano.
E ancora, come seconda traccia, viene proposto un discorso pronunciato alla Camera da Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021. In particolare il discorso di Parisi riguarda i cambiamenti climatici. L’umanità deve fare scelte essenziali, ammonisce il premio Nobel, che prospetta possibili, drammatici scenari, sottolineando la necessità di urgenti interventi politici. Lo studente deve rispondere ad una serie di domande ed esprimere le proprie opinioni sull’argomento.
Tienilo acceso: posta commenta condividi senza spegnere il cervello, è la traccia che riguarda l’iperconnessione, una riflessione a partire da un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni.
Ancora la comprensione e l’analisi di un testo tratto da Oliver Sacks Musicofilia. Si chiede anche un ragionamento sul potere che la musica esercita sugli esseri umani.
La pandemia entra nell’esame di maturità grazie alla tipologia C che riguarda l’attualità. Ai maturandi è stato infatti proposto un testo tratto da Luigi Ferrajoli Perché una Costituzione della Terra?. Lo studente viene invitato a riflettere sul testo e a produrre un elaborato.
Sempre fra le varie tracce, sul fronte della comprensione e analisi e interpretazione di una poesia, il Ministero propone Myricae di Giovanni Pascoli La via ferrata e per l’analisi di un testo argomentativo La sola colpa di essere nati di Gherardo Colombo e Liliana Segre.
Fra lunedì e martedì prossimo, per tutti, si darà invece il via alle prove orali, che si protrarranno per tutta la prima metà di luglio.
Facce da maturità













Dal Cattaneo
L’ansia che prima raggiungeva il culmine adesso si stempera. Nelle ore più calde del giorno c’è sollievo nell’andirivieni di via Catena, mentre i primi studenti del Cattaneo escono dal cancello con l’espression di chi, almeno per oggi, ce l’ha fatta. “Quattro ore e venti, non male” esclama qualcuno, mentre altri, uscendo, scherzando fra loro dicono: “Mi fa male la mano”. O chiedono al compagno che esce con loro: “Allora? Che traccia hai scelto?”
E malgrado una certa variabilità, segno che le tracce scelte quest’anno dal ministero, come dice qualcuno “erano azzeccate”, come sempre è l’attualità a farla da padrona, con buona pace di Pascoli e Verga, scelti da pochi (qualcun’altro commenta: “Quelli bravi”). “Erano delle belle tracce – dice Daniele Consoli, montopolese di Capanne, uno dei primi ad uscire – C’era una bella scelta, io sono andato sulle tracce argomentative, quella sulla musica, la Musicofilia, l’ho trovata molto interessante“. C’è in generale una discreta tranquillità ad affrontare il tema di italiano. La ‘bestia nera’, se così la possiamo chiamare, è la seconda prova: “mi preoccupa più quella, domani – continua – il mio indirizzo prevede economia”.
La maggior parte dei ragazzi e delle ragazze che escono dal cancello, almeno nella prima ora, non è sanminiatese. Alcuni, poi, vengono da lontano, a testimonianza della capacità attrattiva del Cattaneo. “Domani chimica industriale. Bella tosta – dice Filippo Menchetti, di Prato – Nella mia classe oggi la maggior parte ha scelto il testo di Liliana Segre e del Premio Nobel Giorgio Parisi“. Fra le ragazze i temi classici sono andati molto di più: “Verga lo avevamo studiato bene” racconta Morena, di San Donato. “Anche io l’ho scelto, ero più sicura – dice Martina Coltelli, di San Miniato. E ridendo dice: “Devo puntare tutto sulla prima prova e sull’orale”. E domani? “Economia…”. E cala il silenzio.
Un altro intanto azzarda la statistica: “Erano almeno 10 anni che non uscivano Pascoli e Verga, qualcuno se lo aspettava”. “Il clima ha spopolato – dice Brando Testai, da Santa Maria a Monte – È un tema di cui si legge e sente tanto. Sapevo che era papabile. E’ stata l’occasione per fare anche una riflessione su quanto abbiamo visto avvenire intorno a noi nel momento in cui ci siamo fermati per il Covid, la Natura che si riprendeva i suoi spazi”.
“Io ho scelto quello sul razzismo. Era più abbordabile, è un tema di cui abbiamo parlato molto – dice, infatti, Riccardo Pesantini, di Empoli – Era un tema che permetteva di esprimere al meglio le proprie impressioni personali”. Se un tempo, a fare più paura, era la prova orale, oggi la maggioranza teme di più lo scritto, soprattutto la seconda prova, quella di domani. “Mi sento pronto” continua, carico, Riccardo. Alcuni però si prefigurano la commissione tutta interna come se l’avessero già davanti, tipo Letizia di Fucecchio e Mirko, di Spicchio: “Uno si fa un mazzo così sui libri tutto l’anno, poi arriva lì, si blocca per l’ansia e fa scena muta”.
Gli sguardi si disperdono ed i pensieri si fanno nebulosi, se invece ai ragazzi si chiede: “E adesso? Che farai?”. I più sicuri di sé sono quelli che non vedono un futuro per loro all’università: chi si butterà su una specializzazione ulteriore nel settore chimico, chi in tutt’altro, come lo sport professionistico. Altri invece han già fatto i compiti: “Mi piacerebbe criminologia – dice Martina Aga. – Ma in Italia non si trova. Forse professioni sanitarie. Ho tutta l’estate per pensarci”. Fra coloro che continueranno a studiare, la maggior parte dicono: “L’Università, ma ancora non so cosa”. E capita che qualcuno ribalti i ruoli e ci chieda, come Morena: “Come sei approdato al giornalismo? Che hai studiato?”.
Dal Marconi
Anche nel piazzale infuocato dell’una di fronte al Liceo Marconi, alla spicciolata, cominciano a uscire i primi ‘reduci’ dal tema d’Italiano. “Ho scelto la traccia B3 inerente al tema del cambiamento climatico – afferma Daniela Nkurunziza della VL del liceo scienze umane a indirizzo economico sociale – ma non l’ho trovata di difficile stesura e anche per la seconda prova sono abbastanza tranquilla dato che non sarà ministeriale, ma scelta dai professori dell’istituto”. Della stessa opinione anche Giuliana Gjoca della VC del liceo scientifico a indirizzo scienze applicate, la quale afferma: “Personalmente ho scelto la traccia C2 riguardante il tema dell’iperconnessione, ma leggendo anche le altre ho notato che erano tutte abbastanza semplici perché comunque si trattava di temi di attualità che conoscevamo, non lontani da noi. Il problema sarà la seconda prova che mi scaturisce ansia, insieme alla prova orale – e prosegue – Spero di accedere ad ingegneria gestionale a Firenze una volta terminata la maturità”.
Non manca però chi ha scelto di imbarcarsi nel secondo tema argomentativo basato su Musicofilia di Oliver Sacks come lo studente Luca Bortolotti della VC di scienze applicate che ha detto a riguardo: “Ho cercato di collegare il tema a qualsiasi materia”. Sempre per la stessa traccia si sono espresse anche Diana Mataloni e Alessia Pescini della VI dell’economico sociale dicendo: “Era molto ragionevole la traccia e sicuramente era possibile fare molto collegamenti con argomenti extra-scolastici”. Qualcuno, infatti, è riuscito addirittura a collegare la cultura afroamericana e la nascita della musica jazz.
Per quanto riguarda le prospettive future, una decina di ragazzi ha affermato che proseguirà con l’università, la maggioranza a Pisa o Firenze, anche se non è mancato chi ancora non sa cosa fare e ha deciso di concentrarsi per adesso “sull’estate a Corfù”, ma il meritato relax è lecito dopo la maturità cocente, in tutti i sensi; infatti, molti ragazzi hanno affermato che “la scuola era un forno”, a causa delle alte temperature registrate in questi giorni.
Molti di loro si sono anche pronunciati sul tema della maturità in presenza, ad esempio, Gabriele Bindi della VA del liceo scientifico tradizionale ha dichiarato: “Sicuramente essere qui tutti insieme ad affrontare questo passo crea tutta un’atmosfera diversa rispetto a chi ha conseguito il diploma a distanza”. Del suo stesso parere anche Pietro Mazzini della VC di scienze applicate che ha detto: “All’inizio eravamo molto più titubanti, però poi trovandoci qui abbiamo capito che in questo modo ti vivi molto di più l’esperienza”.
Nonostante sia terminata oggi la prima prova, c’è già chi è preoccupato per la seconda prova di domani, come afferma Francesca Rovini della VC di scienze applicate che sogna Modartech (Pontedere) per il suo futuro: “Ho molta ansia, non so neanche cosa aspettarmi al riguardo, ma spero che vada bene”. Certo la seconda prova sarà decisa dai professori, ma come affermato dai ragazzi “ciò non significa che sarà più semplice della prima, anzi”.
Insomma, tanta ansia, ma anche tanti sogni nel cassetto per maturandi di quest’anno, reduci dalla didattica a distanza degli scorsi anni che li ha isolati dalla società, ma pronti a buttarsi nelle prove dei prossimi giorni, ma soprattutto nel mondo adulto con tante speranze per il futuro che li aspetta là fuori.