La base di Coltano potrebbe sorgere a Pontedera, il “piano B” di Giani

Franconi: “Ci mettiamo al servizio della discussione pubblica per offrire una opzione diversa, tutta da valutare”
Pontedera come alternativa a Pisa per la base militare. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dopo la riunione di oggi 8 giugno del tavolo di concertazione tenutosi a Pisa per la realizzazione di una struttura funzionale dedicata per il gruppo intervento speciale del I reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania e del Centro cinofili per valutare ipotesi alternative a Coltano per la realizzazione della base militare dei carabinieri.
Lo ha proposto perché “ho registrato posizione estremamente contrarie alla base durante l’assemblea pubblica a Pisa convocata dal sindaco. Posizione espresse con una forte contrapposizione che non devono rischiare di far sfumare l’opportunità di mantenere la presenza dei carabinieri nell’area pisana”. “Solo una proposta” ha precisato Giani, perché lavorare sull’ipotesi di Pontedera significa modificare un’altra volta il decreto ministeriale che attualmente prevede soluzioni alternative al borgo di Coltano solo nel comune di Pisa.
“Si tratta in particolare – ha spiegato il sindaco di Pontedera Matteo Franconi – di due aree per le due diverse funzioni: la zona operativa nel comparto urbanistico già interessato da una previsione (ormai tramontata) che prevedeva un autodromo e un tiro a segno nell’area dell’attuale Tenuta Isabella e quella residenziale e direzionale nel quadrante tra lo svincolo della FiPiLi e l’abitato di Santa Lucia.
Con la finalità di mantenere nel territorio toscano e provinciale la realizzazione di un importante centro di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri, di professionisti impegnati nell’attività antiterrorismo, nella sicurezza delle rappresentanze diplomatiche a rischio e nelle attività delle forze speciali, Pontedera si mette al servizio della discussione pubblica per offrire una opzione diversa, tutta da valutarsi sotto ogni profilo da parte del tavolo interistituzionale, qualora le dirimenti e fondate controindicazioni di carattere ambientale facciano abbandonare l’ipotesi originaria di Coltano.
Una ipotesi di lavoro ulteriore da offrire al tavolo competente e che per adesso costituisce una semplice suggestione da valutarsi prima che l’interesse pubblico e le opportunità territoriali connesse alla realizzazione del centro, individui soluzioni alternative alla nostra provincia e forse alla nostra regione. Una ipotesi che non avrebbe le criticità di natura ambientale opportunamente rilevate nel dibattito a Pisa e che, per l’ubicazione di Pontedera nel quadro geografico delle infrastrutture necessarie, potrebbe garantire la stessa funzionalità alle esigenze del centro”.