L’invito dell’artista: “Correte per la pace”
Sembrava una piazza Vittorio Veneto di quelle pre covid, quella che stasera 17 maggio ha salutato il cencio di Giuliano Giuggioli, l’artista “etrusco”, come ama definirsi, scelto per dipingere il premio del 41esimo Palio delle Contrade Città di Fucecchio.
Dopo la sfilata di musici e sbandieratori di tutte e dodici le contrade, ecco uscire il maestoso drappo dalla Collegiata di San Giovanni Battista, con i colori della pace. “Ebbene sì, quello di quest’anno è un cencio che celebra la pace – ha dichiarato l’assessore Daniele Cei-. Per me è molto emozionante presentare quest’opera, mi auguro che sia di buon auspicio e che porti speranza in questo momento storico complicato”. “Voglia di pace tra tutti i popoli, questo è il significato del cencio – aggiunge il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli -. Il Palio è una manifestazione che a sua volta celebra i valori fondanti della pace, come l’amicizia, la voglia di stare insieme, l’aiutarsi a vicenda andando incontro a chi è meno fortunato di noi o ha qualche problema. Dal mio viaggio in Ucraina ho appreso ancora di più quanto sia importante questo tema, quindi è giusto celebrarlo e dire “Viva la pace”.
“La criniere arcobaleno dei cavalli rappresentati, ci ricordano uno dei motivi per cui si corre: la pace – afferma l’artista Giuliano Giuggioli -. Lo sfondo è grigio, perché rappresenta il tempo di guerra in cui viviamo, ma i colori sgargianti ribadiscono che c’è sempre speranza”.
Durante la serata è stato estratto l’ordine in cui le contrade sfileranno la mattina del 22 maggio: Borgonovo, Porta Raimonda, Torre, Sant’Andrea, San Pierino, Querciola, Botteghe, Ferruzza, Massarella, Cappiano, Samo e Porta Bernarda.
Presente alla manifestazione anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “Grazie a chi rende possibile tutto questo e grazie a tutti i presenti che sono qui per acclamare il simbolo della vittoria della corsa dei cavalli, il cencio. Viva il palio”.
A conclusione della serata, la benedizione del cencio da parte di Don Andrea Cristiani e la formula di rito con cui il primo cittadino dichiara che custodirà il cencio fino a quando non sarà consegnato alla contrada vincitrice del palio, il 22 maggio.