“Non pagheremo la mensa finché non avremo risposte”, genitori di Montopoli in protesta

“Segnalata un’ulteriore criticità sulla palestra”
“A seguito della risposte alla nostra richiesta di maggiori informazioni e chiarimenti sulla situazione di Marti e sulle criticità del plesso della primaria di Montopoli Valdarno e al contempo al rifiuto, di fatto, della richiesta di consiglio comunale aperto, neppure presa in considerazione dall’amministrazione” i genitori dei bambini della Primaria non pagheranno la retta mensa.
Lo hanno comunicato al sindaco Giovanni Capecchi secondo loro colpevole di non aver ascoltato e spiegato adeguatamente e anche, per conoscenza, alla prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, al presidente della Regione Eugenio Giani, all’assessore regionale all’Istruzione Alessandra Nardini, al direttore dell’ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia e ai consiglieri comunali di Montopoli.
Dimostrando, in sostanza, che l’obiettivo non è saltare il pagamento, quanto ricevere risposte. Le famiglie dei bambini che frequentano e
frequenteranno a partire dall’anno scolastico 22/23 le classi delle primarie del plesso di Montopoli avevano già chiesto un confronto in un consiglio comunale aperto (qui la notizia) e non hanno ritenuto sufficienti le rassicurazioni dell’Amministrazione (qui) tanto da organizzare una nuova iniziativa: “ci asterremo – spiegano – dal pagamento della mensa scolastica in attesa di informazioni più esaustive e di azioni di programmazione organiche e trasparenti rispetto alla situazione delle scuole di Montopoli.
L’occasione ci permette di sollevare ancora una volta con forza il problema della carenza e inadeguatezza di spazi in alcuni plessi delle scuole primarie comunali che già oggi risultano non adeguati all’attività formativa. Proprio in questi giorni è stata infatti segnalata un’ulteriore criticità sulla palestra di Montopoli. Con viva preoccupazione, ci rivolgiamo ancora una volta alle istituzioni perché prendano in seria
considerazione e vigilino con la massima attenzione la situazione di Montopoli”.