Cancelli automatici per chiudere il Bosco dei Frati, la proposta in Consulta
Si parlerà anche della riqualificazione della stazione e della demolizione della scuola
Cancelli automatici per regolare l’ingresso al cosiddetto Bosco dei Frati, il parco pubblico alle spalle del convento di San Romano, con la possibilità di impedirne l’accesso nelle ore notturne. È una delle proposte che saranno discusse nella prossima Consulta di frazione, convocata per venerdì 8 aprile alle 21,15, nei locali del circolo Endas in via Gramsci.
Da sempre polmone verde della più popolosa frazione del Comune di Montopoli Valdarno, nonché zona di raccordo tra la parte alta del paese e quella sorta lungo la ferrovia, il Bosco dei Frati è da anni al centro di dibattiti per la sua valorizzazione e per i problemi di incuria, degrado e inciviltà che spesso lo caratterizzano. Da qui la proposta di montare agli ingressi dei cancelli automatici per impedirne l’accesso nelle ore notturne, nell’ambito della concessione che il Comune si prepara a confermare all’associazione La Ruzzola che da alcuni anni si occupa della gestione dell’area. Un tema che sarà discusso al secondo punto all’ordine del giorno e che inevitabilmente si legherà a quello che lo precede, dedicato all’aggiornamento sui lavori di riqualificazione dell’area stazione. Lavori che in una Consulta dello scorso settembre erano stati annunciati entro la fine del 2021, con l’obiettivo di chiudere il cantiere nell’arco del 2022 (qui).
Una tabella di marcia che evidentemente è saltata, con i cittadini di San Romano che adesso sono tornati a chiedere la convocazione di una nuova assemblea pubblica per conoscere tempistiche e modalità dell’intervento. L’argomento del resto tiene banco da anni, con la percezione diffusa che il recupero del vecchio scalo merci possa rappresentare un punto di svolta per il futuro del paese. Una frazione di oltre 4mila anime che da sempre sconta un “disordine” urbanistico che l’ha frammentata in aree separate e distinte, spesso prive di luoghi di aggregazione e di socialità.
Rientra in quest’ottica un’altra delle proposte da discutere nella prossima Consulta, quella che suggerisce di demolire la scuola primaria lungo la Tosco Romagnola per “liberare” il cuore storico del paese, quello compreso tra piazza Santa Chiara (di fronte al santuario) e piazza della Costituzione, sede del mercato settimanale. Un’idea avanzata già alcuni anni fa dall’amministrazione comunale, che aveva ipotizzato la nascita di un nuovo edificio scolastico dove trasferire la primaria di San Romano e quella di Angelica, da costruire nell’area verde alle spalle del circolo Torre Giulia. Un’idea che adesso la nuova coordinatrice della Consulta Vanessa Divito chiede di rilanciare, con l’obiettivo di creare un giardino nello spazio oggi occupato dalla scuola, in un’area su cui insistono la maggior parte dei negozi e delle attività di San Romano, salvando solo l’ala occidentale dell’edificio da trasformare in spazio polivalente per le associazioni. Un intervento che permetterebbe di dare visibilità al convento cinquecentesco a fianco del santuario, oggi in buona parte occultato proprio dalla scuola.
A chiudere l’ordine del giorno della Consulta di venerdì, poi, ci sarà anche un aggiornamento su date e tempi di vari lavori annunciati della giunta comunale lo scorso dicembre, relativi a marciapiedi, strisce pedonali e asfaltature. Infine, la proposta di intitolare la futura piazza della stazione o un’altra piazza del paese a David Sassoli.