Il no alla mafia dei ragazzi nei lavori mostrati al nipote di Borsellino






Un albero acquistato con il contributo delle famiglie è stato piantato proprio sotto all’insegna della via in memoria del giudice
La classe V E della scuola primaria Carducci di Fucecchio è stata protagonista di un percorso culminato con l’incontro con Claudio Fiore, nipote di Paolo Borsellino. Una mattina davvero speciale per concludere un percorso più ampio di filosofia e cittadinanza attiva che ha visto protagonisti gli studenti. Fiore, insieme al sindaco Alessio Spinelli, ha incontrato gli studenti che, durante il mese di marzo, avevano preso parte a una serie di progetti legati all’impegno sociale e alla cittadinanza attiva.
Così, alla presenza delle referenti del progetto, le docenti Lorella Daniero e Sibilla Panicucci, della dirigente scolastica Paola Cinquerrui, dell’insegnante Giovanna Rossi e della rappresentante dei genitori, Rossella Costante, coordinatrice dell’evento, si è tenuta una lezione davvero speciale che, alla fine, si è trasformata in un vero e proprio confronto e in un momento di riflessione ed arricchimento per adulti e ragazzi.
I bambini e le bambine, infatti, hanno letto i loro pensieri e mostrato i lavori realizzati in classe, lavori che Claudio Fiore, dopo aver raccontato agli studenti episodi e momenti legati al vissuto della sua famiglia e alla perdita dello zio, ha deciso di inserire nella biblioteca del Centro Studi ricerche e documentazione Paolo e Rita Borsellino. A conclusione dell’incontro, come ricordo della giornata, un albero acquistato con il contributo delle famiglie è stato piantato proprio sotto all’insegna di via Paolo Borsellino, in memoria del giudice, con la volontà di dare un chiaro segnale di speranza.
Un’iniziativa che, come anticipato, si è inserita in un più ampio progetto di cittadinanza attiva. Durante il mese di marzo, infatti, gli studenti hanno realizzato un Giardino delle Giuste e dei Giusti all’interno del cortile scolastico e nel giardino comunale adottato, piantando alberi donati dai Carabinieri delle Biodiversità e dall’Ecoistituto delle Cerbaie e intitolandoli a donne e uomini che si sono distinti per il loro impegno sociale. Iniziative attraverso le quali i ragazzi hanno dimostrato come il senso civico, il rispetto per l’altro e il senso di comunità si costruiscano con i fatti oltre che con le parole.