Fucecchio città degli organi, al via il maestro Antonio Galanti

23 marzo 2022 | 14:03
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Fucecchio città degli organi, al via il maestro Antonio Galanti

Appuntamento all’Abbazia di San Salvatore

Ospite d’eccezione venerdì (25 marzo) in occasione del concerto inaugurale del progetto Fucecchio città degli organi.

Nell’Abbazia di San Salvatore, sul Poggio Salamartano, sarà invitato d’onore il maestro Giuseppe Liberto, direttore emerito della Cappella Musicale Pontificia Sistina. La sua arte compositiva, in ambito liturgico e sacro, oltre alle altre forme di composizione, avvalora ancora di più la nascita del progetto che intende valorizzare il patrimonio organistico della città attraverso concerti, giornate di studio e altre attività culturali. Il concerto inaugurale si terrà alle ore 21,30 e vedrà protagonista il maestro Antonio Galanti, organista e compositore con riconoscimenti internazionali, che eseguirà musiche con l’antico organo della chiesa.

“Voglio tributare un grande plauso – dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Fucecchio, Daniele Cei – ai promotori del progetto Fucecchio Città degli Organi, un’iniziativa che valorizza un importante patrimonio storico e culturale, ma direi anche spirituale, della nostra città. E’ con grande piacere che l’amministrazione comunale sostiene questa proposta così originale che si rivolge agli appassionati di musica e non solo. L’obiettivo è anche quello di rinnovare, soprattutto nei giovani, l’interesse per la pratica, oltre che per l’ascolto  della musica e in particolare per avvicinarli alla musica organistica sacra”.

Antonio Galanti, organista, compositore e pubblicista, studia al Conservatorio di Firenze con G. Sacchetti, M. Mochi e C. Prosperi. Si diploma in Pianoforte, Composizione, Strumentazione per banda, Musica corale e Organo, col massimo dei voti. All’Università di Pisa si laurea in Lettere, con lode, con tesi in Storia della musica. Consegue vari riconoscimenti, fra cui il Primo premio al VII Concours Suisse de l’Orgue, Svizzera, il Primo premio al XXXI Festival Musica Antiqua, Belgio, e il Terzo premio al XVIII International Edvard Grieg Competition for Composers, Norvegia. Insegna Organo alla Scuola di Musica “T. Mabellini” di Pistoia. Dopo la docenza di Organo e composizione organistica nei conservatori di Avellino, Cosenza, Udine e Sassari e Armonia contrappunto fuga e composizione al Conservatorio di Alessandria, dal 2017 è titolare di Composizione al Conservatorio di Firenze. Suona in Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Malta, Belgio, Regno Unito, Germania, Polonia, Ucraina e Giordania. Pubblica cd, saggi, monografie, edizioni critiche e proprie composizioni. È ispettore ministeriale per gli organi storici nelle provincie di Pisa e Livorno. Cura la rubrica Recensioni musiche per il mensile «Suonare news».

Brevissima storia dell’organo della Chiesa di San Salvatore in Fucecchio

Di un organo, anzi di organi, presenti nell’abbazia di San Salvatore si hanno notizie dalla fine del Trecento, quando in una delibera del Comune del 26 aprile del 1394 si assegnò la somma di 3 lire e 17 soldi per comprare organos. Anche se il termine è troppo generico per poter meglio definire lo strumento, è certo che da allora le notizie su un organo presente in questa chiesa continuano ad essere documentate (ad esempio nel 1520 si parla di ‘acconciatura’ di mantici e così via). Occorre tener presente che la chiesa era officiata da un’Opera di San Salvatore finanziata dal Comune e quindi espressione della comunità cittadina. Nel 1523 fu costruito uno strumento ad opera del maestro Jacopo (probabilmente Jacopo Talinucci di Barga) successivamente riparato da Onofrio e Fabio Bacci di Castelnuovo Valdelsa. Tuttavia lo strumento oggi conservato nella chiesa è databile agli anni dell’ultimo decennio del Cinquecento. Tra gli interventi successivi segnaliamo quello del 1624 ad opera del lucchese Cosimo Ravani. Per la qualità del suono, lo strumento è stato utilizzato più volte per effettuare registrazioni di concerti.