Spinelli da Aquarno: “Garantire una migliore qualità delle acque è un obiettivo concreto”

Il sindaco di Fucecchio al convegno organizzato in occasione della Giornata mondiale dell’acqua
“Nel Distretto del Cuoio, il sistema di depurazione è garantito dal depuratore Aquarno, entrato in funzione nel 1974, con cinque anni di anticipo rispetto alla prima normativa ambientale nazionale, la cui capacità di trattamento è superiore ai due milioni di abitanti equivalenti. Si tratta di uno dei migliori impianti d’Europa per il recupero e riuso dei materiali risultanti dai processi di depurazione”.
Lo ha detto il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli intervenendo, in occasione del World Water Day, la Giornata mondiale dell’acqua, al convegno promosso dal Consorzio Aquarno (di cui fa parte anche il Comune di Fucecchio) organizzato per parlare di acqua e depurazione in relazione agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Acque: il ruolo della depurazione sulla strada dell’Agenda 2030 è infatti il titolo dell’incontro al quale hanno preso parte, oltre ai rappresentanti istituzionali (Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Fucecchio, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto), i vertici del Consorzio, rappresentanti dell’Università di Pisa ed esperti nel settore. Un incontro per parlare di transizione ecologica e delle sfide che attendono cittadini, imprese ed istituzioni nei prossimi anni, secondo le linee guida dell’Agenda 2030 che ha indicato la rotta per una sostenibilità a 360 gradi. Tra queste, in primis, il miglioramento della depurazione e della gestione della risorsa idrica a disposizione, atto di responsabilità nonché percorso necessario e obbligato nella transizione ecologica in atto.
“Garantire – ha detto – una migliore qualità delle acque, sia di quelle che beviamo che di quelle che usiamo per i servizi igienici, è un obiettivo concreto che riguarda tutto il mondo ma che in alcuni Paesi assume tratti drammatici. Basti pensare che il problema della scarsità delle risorse idriche interessa ancora il 40% del mondo e che ci sono 2 miliardi di persone che non hanno accesso a servizi igienici di base. Negli ultimi 30 anni sono stati fatti grandi progressi ma il traguardo dell’Agenda 2030 è ancora lontano e le guerre in atto in molte parti del mondo, non ultima quella più recente in Ucraina, non aiutano certo a portare avanti questi obiettivi di civiltà”.