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Ricoveri Covid e pronto soccorso: tempi più lunghi ma sicurezza garantita

20 marzo 2022 | 12:16
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Ricoveri Covid e pronto soccorso: tempi più lunghi ma sicurezza garantita

La precisazione dell’azienda ospedaliera di Pisa

“La riorganizzazione dei posti letto in ospedale è un processo fluido in continua evoluzione, in tempo di pandemia ancora di più, dovendo calibrare il numero di quelli dedicati sulla base dell’andamento dei contagi e dei ricoveri. Ecco perché nel giro di pochi giorni è stato necessario nuovamente aumentarli, per un improvviso rialzo epidemiologico proprio mentre si era completata, a partire dal 20 febbraio scorso, la riapertura di tutte le attività di area chirurgica e di area medica rimodulate durante l’emergenza Covid (grazie a una curva pandemica in progressiva discesa come dappertutto in Italia). In ogni caso i posti letto Covid non sono mai stati chiusi, né al Covid Hospital del Santa Chiara – dove sono rimasti numeri esigui – né a Cisanello, dove sono attivi al momento tre reparti. Come nelle precedenti ondate, il loro numero dipenderà dalla pressione dei ricoveri e ci sono procedure ormai rodate per poterli adeguare velocemente alle necessità”.

Lo rende noto l’azienda ospedaliera di Pisa.

Riguardo alle nuove disposizioni per i positivi asintomatici, cui si fa riferimento nella circolare interna giunta ai sindacati, si tratta di casi eccezionali in cui è stato previsto – in condizioni di sicurezza e in isolamento – la permanenza nella degenza ove ricoverati per altre problematiche.

“Quanto alla comunicazione sulla riorganizzazione dei posti letto ai sindacati – che avviene regolarmente, prova ne è la circolare di cui sopra – stavolta, per un involontario disguido di cui ci si scusa, è partita una bozza (non la versione definitiva, ma è seguito subito un nuovo invio) contenente fra i destinatari solo gli RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e non i sindacati della dirigenza medica e sanitaria e del comparto ma l’errore è stato subito rimediato. Infine, quanto ai rallentamenti nelle attese per i codici a bassa priorità che arrivano in Pronto soccorso, si precisa che ogginon se ne registrano. Quelli verificatisi nei giorni scorsi sono dovuti sia all’aumento generalizzato degli accessi e alla particolare concentrazione in alcune ore di punta, sia alle necessarie misure di sicurezza anti-Covid che allungano inevitabilmente tutti i passaggi di ogni iter assistenziale”