Arco di Castruccio, Isabella Gagliardi è la nuova presidente






Sarà affiancata dall’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali. Lanciato un ricco programma per il 2022
L’Arco di Castruccio si rinnova e punta al salto di qualità, con l’inserimento in rosa di due importanti “acquisti” del mondo accademico e culturale. Si tratta della professoressa Isabella Gagliardi, storica medievista dell’Università di Firenze, che subentra alla guida dell’associazione nel ruolo di presidente, affiancata dall’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali, chiamato a ricoprire il ruolo di curatore degli eventi culturali dell’associazione. Due innesti di alto livello, presentati questa mattina (19 febbraio) nella sala medicea del convento di San Romano dal presidente uscente Marzio Gabbanini, che da questo momento in poi assume il ruolo di coordinatore.
“Con l’inserimento di Natali e Gagliardi l’Arco di Castruccio fa un importante salto di qualità”, ha detto Gabbanini presentando tutti gli altri membri del nuovo Cda: nel ruolo di vicepresidente troviamo Marzia Mancini, mentre il gruppo di consiglieri è composto da Roberta Salvadori, Anna Piazza, Daniela Di Vita, Luisetta Giglioli, Marco Bertolini, Roberto Boldrini e Vanessa Di Vito. Presenti per l’occasione a il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di San Miniato Antonio Guicciardini Salini e il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi, mentre il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca ha mandato un videomessaggio di auguri al nuovo Cda. “Avete fatto un gran colpo – ha detto Mazzeo riferendosi all’ingresso di Natali nell’associazione -: parliamo di una persona che dal 2006 al 2015 ha guidato non un museo qualunque ma il museo per eccellenza. Dovete essere orgogliosi di quello che state facendo: nella vostra associazione c’è l’idea di Toscana che ho in mente. Una Toscana che non si rafforza solo nei suoi grandi centri ma che riesce a sostenere anche le piccole realtà”. “Sono stato cofondatore dell’Arco di Castruccio nel 2002 – ha ricordato Salini -: rivedere l’associazione vent’anni dopo con Natali nel ruolo di curatore è una cosa incredibile”.
La decisione di accettare l’incarico, come spiegato dallo stesso Natali, nasce in primo luogo dal suo legame con la provincia, “che secondo me rappresenta una delle poche speranze di salvezza di questo Paese. Perché solo in provincia sopravvivono valori fondamentali come la solidarietà e l’umiltà che spesso mancano nelle grandi città”, ha detto il professore, sottolineando subito dopo che la sua permanenza dentro l’Arco di Castruccio sarà legata alla possibilità di poter lavorare con le risorse e gli strumenti necessari. “Spero che vi ricordiate anche nei prossimi anni delle belle parole di oggi – ha detto rivolgendosi a Capecchi e Mazzeo – perché per progettare iniziative servono anche le risorse. E io vi dico subito che non mi presterò a fare le famose nozze con i fichi secchi”.
È un ritorno alle origini, invece, quello che la nuova presidente Gagliardi si aspetta da questa esperienza: “Perché in questo modo – ha detto – penso di poter ritrovare la dimensione più piacevole del lavoro di uno storico”.
IL PROGRAMMA 2022
La presentazione del nuovo Cda è stata anche l’occasione per annunciare il programma di iniziative che l’Arco di Castruccio ha messo in cantiere per il 2022, con una serie di novità importanti organizzate in collaborazione con altre realtà e associazioni. “Perché crediamo molto nella collaborazione – ha detto Gabbanini – valutando e accogliendo qualsiasi proposta utile per la promozione del territorio”.
Primo appuntamento il 25 marzo con il Dantedì 2022, organizzato insieme al Dramma popolare di San Miniato e al Centro studi sul tardo Medioevo, con un incontro dal titolo “Virgilio maestro di Dante: quali maestri oggi?”. A seguire una mostra d’arte con le opere del pittore Giuseppe Landi, definito da Gabbanini “l’ultimo dei macchiaioli”, che sta dipingendo una serie di scorci dedicati a Montopoli. Novità di quest’anno il progetto sul “Francescanesano e i sui valori fondanti”, curato dalla presidente del Centro studi sul tardo Medioevo Laura Baldini e con la collaborazione dei frati francescani di San Romano. Per celebrare i cento anni dalla nascita di Pasolini, invece, è in cantiere una mostra con proiezioni video e fotografie curata da Andrea Mancini. Una mostra sarà dedicata anche al pittore rinascimentale Giovanni di Lorenzo Larciani, grazie a un’idea dello stesso Antonio Natali per far conoscere un artista che ha lasciato traccia del proprio lavoro a Montopoli e a Fucecchio. Infine tra le novità di quest’anno ci sarà spazio anche per la salute e il benessere, con il progetto curato dalla dottoressa Roberta Salvadori, nutrizionista, per un paio d’anni assessore al Comune di Montopoli, che presenterà un proprio libro di prossima pubblicazione pensato per fornire strumenti e indicazioni per il benessere fisico e sociale. “Attraverso una serie di conferenze andremo ad esplorare le dimensioni culturali nel tempo e nei linguaggi dell’arte fino a parlare dei problemi legati alla nutrizione: gli sprechi, la povertà alimentare, ma anche la produzione di cibo, l’impatto sull’ecologia e sull’ecosistema”.
L’Arco di Castruccio non rinuncerà ovviamente a suoi “cavalli di battaglia”: il premio San Matteo d’Oro assegnato a importanti personalità del mondo della cultura e della scienza e il premio “Montopoli per sempre” riservato a personalità di respiro locale, mentre il 30 giugno andrà in scena la tradizionale corsa podistica, la “Marcia montopolese”. “Alla luce della pandemia non sappiamo ancora se potremo organizzare l’estemporanea di pittura – ha aggiunto Gabbanini – ma comunque ci proveremo”.