Più tutele, indennità e formazione: polizia locale in sciopero

Il sindacato Sulpl chiede una riforma della legge quadro che riconosca le nuove mansioni ormai assunte
Sciopero generale sabato 15 gennaio per la polizia locale. La giornata di astensione dal servizio è stata indetta dal Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) e non è da escludere, visto gli argomenti oggetto della protesta, che raccolga un vasto consenso anche nella zona dell’Empolese, della Valdelsa e del Cuoio. Saranno comunque garantiti i servizi essenziali come previsto dalla normativa delle astensioni dal lavoro nell’ambito del pubblico impiego.
La giornata di sciopero è stata proclamata, si legge nella nota della sigla sindacale che ha organizzato l’astensione nazionale dal servizio, “per richiedere una riforma delle legge quadro sull’ordinamento della polizia locale ormai superata e vetusta che risale al lontano 1986. Ovvero un testo di legge era stato approvato dalla Prima Commissione Affari Costituzionali della Camera e poi passato per un visto al Ministero dell’Interno da dove ne era uscito stravolto e depotenziato ed addirittura – si legge sempre nella nota – più vetusto ed obsoleto dell’attuale tanto da far scattare la protesta della sigla sindacale”.
Ma cosa reclama in sostanza il Sulpl? Pare di capire innanzitutto che non vuole che la polizia locale sia considerata una forza di polizia di serie B quando molto spesso e in particolare negli ultimi anni, viene sempre più spesso utilizzata in compiti di serie A. Oggi infatti, ma diciamo da diverso tempo ormai, lo stereotipo della “guardia comunale” è surclassato dai tempi: la polizia locale ha assunto negli anni, proprio per il cambiamento dei tempi, un ruolo diverso a quello riconosciutogli dall’ultima legge che ne regola funzioni, qualifiche e compiti.
Da tempo la Municipale va oltre il controllo dei divieti di sosta e delle aree a pagamento, ma è sempre più impegnata nel controllo del territorio per quanto riguarda l’aspetto ambientale, commerciale, della sicurezza urbana e del quieto vivere, svolgendo anche un compito molte volte non secondario, in particolare nelle città e nelle aree metropolitane, contro la microcriminalità, lo spaccio della droga e gli scippi.
Basta vedere ad esempio nella nostra zona l’impiego sempre più frequente, quasi istituzionale, della polizia locale nel contrasto del fenomeno dello spaccio della droga nei boschi delle Cerbaie con perlustrazioni ed appostamenti nei boschi stessi anche mediante l’utilizzo di un cane anti droga appositamente addestrato dal personale stesso.
A questi servizi vanno aggiunti i controlli sul rispetto della normativa anti Covid con ispezioni nei locali e postazioni di controllo sulle strade, oltre all’impiego nelle ore serali e notturne per il controlli anti degrado e sulla sicurezza urbana.
Il sindacato che ha indetto la giornata di sciopero chiede quindi per la categoria tutele infortunistiche, previdenziali ed indennità identiche alle altre forze di polizia, una scuola di formazione professionale obbligatoria, progressioni di carriera all’interno delle fasce di appartenenza legate all’anzianità di servizio, lo sblocco delle assunzioni per il personale e un contratto di lavoro non legato al settore pubblico.
Il sindacato Sulpl chiede inoltre le funzioni di polizia giudiziaria piene ed armamento senza limitazioni territoriali oltre al riconoscimento della categoria usurante. Come detto sopra quindi sabato 15 gennaio la polizia locale sarà in sciopero, potranno esserci senz’altro dei disagi in quanto come detto saranno garantiti i servizi essenziali di polizia giudiziaria.