Bullismo, cyberbullismo, uso consapevole di internet: la Polizia fa scuola a Castelfranco di Sotto






Due giornate di incontri con ragazzi e genitori
Gli incontri sarebbero dovuti avvenire in presenza. Ma in questo periodo di pandemia, sono molte le cose che non vanno come si programma e allora serve rimodularsi. Perché l’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci di Castelfranco di Sotto e la Polizia di Pontedera non si sono arresi e hanno soltanto cambiato formula. Oggi 11 gennaio il vicequestore aggiunto e dirigente del commissariato di Pontedera Luigi Fezza ha incontrato i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e domani incontrerà in modalità on line i genitori degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado di capoluogo e frazioni.
Bullismo, cyberbullismo, uso consapevole dei social network, di Whatsapp e della rete internet sono i temi da affrontare. Dando ai ragazzi gli strumenti per “non cadere nella rete” e insegnarli a riflettere sulle proprie azioni, poiché quasi mai una foto è solo una foto o un commento solo un commento. Ma anche fornire ai genitori i segnali da riconoscere per essere vicini ai figli ed educarli in un campo, quello virtuale, che è nuovo.
Questa, infatti, è la prima generazione di genitori che si trova ad affrontare questa emergenza educativa, con l’età del primo telefonino che si abbassa sempre di più mentre aumentano le ore che i ragazzi passano da soli davanti allo schermo. D’altra parte, controllare sempre e tutto è impossibile. Si può e si deve educate però, per conoscere i rischi e godersi di più il bello, come avviene nella vita senza schermo, quella vera.