
Il commento di Cordone
Tutta la Toscana in Festa si ‘accende’ dei colori identitari. Il culmine dell’edizione 2021, dedicata alla lotta ai linguaggi d’odio, è una foto che dal centro alla costa, dall’entroterra alla montagna vede i maggiori palazzi e monumenti illuminati di bianco e di rosso.
Dopo la seduta solenne e la firma del manifesto per la comunicazione non ostile, le celebrazioni si concludono con l’accensione in sequenza di edifici pubblici e grandi luoghi di storia e cultura. Un “arrivederci alla prossima edizione – è il saluto del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo – forti degli impegni presi oggi a non essere indifferenti, a non voltarsi di fronte a violenze e discriminazioni, per non perdere le nostre radici e valori che ci hanno resi primi al mondo ad abolire la pena di morte”.
“Oggi 30 novembre 2021 – ha sottolineato Marco Cordone, consigliere comunale di Fucecchio della Lega e vicepresidente di Aiccre Toscana (Associazione Italiana dei Consigli comunali e delle Regioni d’Europa) -, insieme a tanti altri amministratori, ho partecipato come invitato alla seduta solenne del consiglio regionale in occasione della Festa della Toscana, con l’orgoglio di appartenere a quella terra, attualmente importante Regione d’Europa che nel 1786 era uno Stato autorevole nell’Europa di allora e lanciò un messaggio importante al Mondo di quell’epoca, con l’abolizione della pena di morte da parte del granduca Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena attraverso un editto emanato il 30 novembre 1786.
Certo, quattro anni dopo, in un altro contesto politico e sociale, la pena fu ripristinata ma la scelta del Granducato di Toscana fece storia. Parteciperò con l’orgoglio di appartenere a quella Toscana che indubbiamente è stata sempre terra di diritti e anche culla del Federalismo con personaggi del calibro di Filippo Mazzei (quel fiorentino di Poggio a Caiano), ambasciatore del Granducato nel mondo, il quale fu uno dei redattori della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America”.